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Scoperti argini del Tevere in tufo del I secolo a.C.: “Fiume sarà più grande parco lineare di Roma”

Argini del Tevere risalenti al I secolo a.C. sono stati scoperti durante i lavori di realizzazione del Parco d’Affaccio ‘Oasi di Ponte Milvio’.
A cura di Natascia Grbic
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Antichi argini del Tevere in tufo risalenti al I secolo a. C., un tratto dell'antica via Flaminia e un tratto di sanpietrini del ‘900: questo quanto trovato durante i lavori di realizzazione del Parco d'Affaccio ‘Oasi di Ponte Milvio', uno dei cinque affacci che saranno realizzati in occasione del Giubileo 2025.

Già durante le indagini preventive per la realizzazione dei lavori ci si era accorti che quell'area era di particolare interesse archeologico, data la presenza di un cippo di età romana e di un muro in blocchi di tufo, nascosti tra la vegetazione. Gli antichi argini del Tevere, adesso visibili e con sopra ancora leggibile il nome di chi li creò, erano noti negli anni Sessanta del secolo scorso. Ma nel corso dei decenni furono sepolti sempre più dal limo e dalla terra, scomparendo dalla memoria dei romani. Adesso sono tornati alla luce.

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"Vogliamo che la città si riappropri del suo fiume e questi reperti daranno l'opportunità di caratterizzare uno splendido parco, anche sul piano archeologico e storico, oltre che su quello naturalistico. Questo luogo rappresenta uno degli snodi più importanti dell'antica Roma e noi vogliamo valorizzarlo ancora di più.  Questo sarà un Parco d’Affaccio unico, su cui stiamo investendo 1 milione di euro, grazie alla particolarità di reperti archeologici che riporteremo alla luce”, ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

L'assessora all'Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi ha spiegato che i lavori per la realizzazione del Parco di Affaccio Oasi di Ponte Milvio continueranno regolarmente. "I ritrovamenti archeologici saranno parte integrante della fruizione dei cittadini, che potranno godere delle bellezze naturalistiche, archeologiche e del paesaggio romano", ha dichiarato l'assessora. "Da un’area oggi del tutto inaccessibile e sottoposta al degrado, al termine del nostro intervento avremo 6,5 ettari di superficie, di cui 1 ettaro di bosco, completamente bonificati e riqualificati". I lavori termineranno a gennaio 2025. "l progetto dell’Oasi, come spazio fluviale completamente riqualificato, offrirà ai cittadini l’opportunità di godere davvero del fiume, della sua storia e della sua bellezza – conclude l'assessora -. Lavoriamo per far sì che il Tevere diventi il più grande parco lineare della città, una vera infrastruttura ambientale a disposizione di tutte e tutti".

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