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Scoperta eccezionale nel cuore di Roma: il Porticus Minucia, dove il grano veniva distribuito al popolo

Durante la ristrutturazione dell’edificio per la realizzazione di un hotel 5 stelle della linea Radisson Collection, è stata effettuata un’importante scoperta archeologica: il ritrovamento di una parte della Porticus Minucia.
A cura di Enrico Tata
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Palazzo Lares Piermarini, via delle Botteghe Oscure 46, nel cuore di Roma. Durante la ristrutturazione dell'edificio per la realizzazione di un hotel 5 stelle della linea Radisson Collection, è stata effettuata un'importante scoperta archeologica: il ritrovamento di una parte della Porticus Minucia.

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Questo quadriportico realizzato in epoca repubblicana da Minucio Rufo è stato per secoli uno dei luoghi più cari al popolo romano. In questo posto, infatti, avvenivano le cosiddette frumentatiiones, cioè le distribuzioni gratuite di grano alla plebe. Fu costruita in seguito al trionfo del 106 avanti Cristo sugli Scordisci, una popolazione Balcanica, ed è rimasta attiva fino al III secolo dopo Cristo. Si presentava come una grande struttura quadrangolare con  doppio colonnato e con all'interno tempi e fontane.

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Le strutture sono state ritrovate grazie alla stretta collaborazione tra Finint Investments, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint, e la Soprintendenza Speciale di Roma, durante la ristrutturazione dell’edificio per la realizzazione dell'hotel. I resti archeologici saranno visitabili al piano interrato dell'hotel, con un video multimediale (in basso), che propone una ricostruzione tridimensionale della Porticus Minucia.

I resti rinvenuti consistono in due file di grandi blocchi in peperino di epoca imperiale, che segnano con precisione il limite orientale della Porticus. Tale confine, spiegano gli archeologi, "finora era conosciuto solo sommariamente grazie agli appunti presi da Guglielmo Gatti durante i lavori di costruzione del Palazzo nel 1938. Di grande interesse sono soprattutto le decorazioni in alzato, mai fino a ora rinvenute: della Porticus erano infatti note solo le fondazioni e lacerti di pavimentazione emersi negli scavi del 1983 alla Crypta Balbi".

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"Il ritrovamento di una porzione della Porticus Minucia ha una grande importanza a livello scientifico e costituisce l’occasione per ribadire come la Soprintendenza possa lavorare in modo efficace con enti privati. Finint Investments ha finanziato sia le operazioni di scavo archeologico, sia una innovativa valorizzazione dei reperti, in modo da renderli fruibili a tutti e non disperdere il prezioso lavoro di scavo e di studio degli archeologi", ha spiegato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma.

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Lo scavo è stato effettuato tra maggio e luglio del 2020 sotto la direzione dell'archeologa della Soprintendenza Marta Baumgartner, che spiega: "La scoperta è per noi motivo di orgoglio perché, per la prima volta, vediamo i muri della Porticus Minucia in elevato e le decorazioni marmoree che li impreziosivano: possenti blocchi di tufo uniti da grappe e rivestiti, almeno nella parte inferiore con lastre di marmo. Un secondo dato importante è la collocazione del limite orientale della Porticus Minucia, noto ma ora posizionato in modo esatto".

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