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Scontro sul Cinema America: perché Roma Capitale ha finanziato con 250mila euro le arene estive

Il Comune di Roma spiega perché ha concesso finanziamenti per 250mila euro alla Fondazione Piccolo America per l’organizzazione delle tre arene estive. Una decisione che ha causato malumori e critiche.
A cura di Enrico Tata
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Con la delibera di giunta 201, Roma Capitale ha concesso 250mila euro (sui 600mila totali indicati sul preventivo di spesa) alle arene estive del Cinema America. Soldi che sono stati destinati alla fondazione di Valerio Carocci senza alcun bando pubblico e dopo che, pochi giorni prima, era stata pubblicata la graduatoria dell'Estate Romana, con i progetti vincitori che hanno ottenuto circa 38mila euro ciascuno.

Sulla vicenda il presidente della Commissione Trasparenza, Federico Rocca, Fratelli d'Italia, ha convocato una riunione. "Come si è arrivati a quest'importo per una proposta arrivata extra-bando?. Questo rischia di creare un precedente e abbiamo ricevuto diverse lamentele a riguardo. In molti l'hanno considerata concorrenza sleale. Dobbiamo dare una risposta in merito all'iter e alla proposta economica", le questioni aperte da Rocca. In passato, tra l'altro, Roma Capitale non ha mai erogato contributi alla Fondazione Piccolo America.

Il rappresentante del dipartimento Cultura del Campidoglio ha spiegato che l'amministrazione ha la possibilità "di esaminare delle proposte culturali strategiche, innovative e di valore. In questo caso può riconoscere una contribuzione. Capisco che dall'esterno possa sembrare un aspetto particolare. L'ufficio ha esaminato 300 proposte, ma nessuna di queste prevedeva un progetto nelle arene. Anche nel bando nessuno ha presentato una proposta in queste location".

Il punto di forza delle arene del Cinema America, ha spiegato il dipartimento Cultura, è legato all'offerta culturale e alla capacità di ospitare protagonisti del cinema mondiale, che aprono quelle serate e che attraggono moltissimi cittadini. "Questo tipo di film, possiamo definire d'essai, hanno un particolare interesse culturale, sia per amanti del cinema che per cittadini normali. Si tratta di film gratis, presentati da personaggi importanti e questo è un mix che non riesce a tutti".

A chi ha obiettato che qualsiasi associazione, con quei soldi, potrebbe invitare personaggi famosi, il rappresentante del dipartimento ha risposto: "Per fare un esempio, Martin Scorsese viene a Roma soltanto dopo aver chiesto informazioni su chi lo sta invitando. È chiaro che non va da chiunque lo inviti".

Un altro aspetto su cui Rocca ha chiesto spiegazioni è la modalità con cui il Campidoglio ha deciso di contribuire alle arene estive del Piccolo America. "L'incontro della segreteria del Sindaco ed i rappresentanti Fondazione Piccolo Cinema America ha destato molto scalpore ed è finito sulle pagine dei giornali. Da quest'incontro gli organizzatori non ne erano usciti contenti. Si sono rifiutati di lasciare il Campidoglio fino a quando non avrebbero ricevuto un esito positivo. Qualche giorno dopo è stata riformulata la richiesta ed accettata in tempi brevi", ha dichiarato Rocca. "Non mi preoccupa l'interlocuzione tra un soggetto proponente e l'amministrazione, ma come sia avvenuta l'interlocuzione. E' importante capire cosa sia accaduto. Ho raccolto molte critiche indistintamente dall'orientamento politico".

Spiega un rappresentante della Direzione Relazioni Interistituzionali ed Internazionali e Cerimoniale: "Noi non abbiamo avuto un riscontro in tempo reale di quanto accaduto, dai dipendenti che erano presenti quel giorno. Successivamente hanno riferito che i responsabili dell'associazione si sono presentati in ufficio dal Capo di Gabinetto intorno alle 12.30. Volevano entrare immediatamente ma gli è stato chiesto di aspettare e poi sono stati fatti entrare regolarmente. In seguito sono entrati nella segreteria del sindaco e sono usciti la sera".

Per completezza, ha aggiunto Rocca, "vorrei dire che la polizia di Roma Capitale ci ha comunicato che il 26 maggio alle 12.30 due persone del Cinema America sono state fatte salire. Sono state fatte entrare alle 15.15 nell'ufficio del Capo di Gabinetto. Alle 18 sono usciti con segni di protesta. Hanno chiesto di incontrare il sindaco e si sono rifiutati di lasciare il palazzo. Hanno avuto un altro incontro con il Capo di Gabinetto e solo alle 20.20 hanno accettato di lasciare il palazzo con la promessa che la questione sarebbe stata discussa dalla giunta. Dopo 5 giorni è arrivata una delibera che ha stanziato questi fondi. Tutto ciò ha destato diversi sospetti. Questo non è un atteggiamento corretto per ottenere dei finanziamenti".

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