Scontro fra Smart e Lamborghini, gli amici dei The Borderline: “Anche la loro vita è già distrutta”
Dopo l'incidente di mercoledì a Casal Palocco fra Smart e Lamborghini in cui ha perso la vita un bimbo di 5 anni, molte persone hanno deciso di far sentire la propria voce. Oltre ai testimoni, che hanno riportato quanto visto e sentito il giorno dello schianto e quello precedente, nel mare magnum dei social network, sono stati in molti a prendere parola su quanto accaduto.
Fra queste persone, anche diversi influencer e youtuber, alcuni dei quali amici o collaboratori del gruppo dei The Borderline che si sono espressi in solidarietà dei ragazzi, come i PirlasV e Captain Blazer. Altri, invece, come Riccardo Dose e Ciccio Gamer, sembrano essere più critici. "Da tempo si vedono sempre contenuti più estremi, si sta andando sempre oltre", ha detto quest'ultimo.
Nell'ultimo video pubblicato nelle stories di Instagram da Matteo Di Pietro, che si trovava alla guida della Lamborghini al momento dello schianto, rivolto all'obiettivo del telefonino dice che stava andando tutto bene, ma rivela: "È da ore che non scendiamo e le mie gambe si sono atrofizzate". Poco prima, in un altro video su Tik Tok, uno di loro mostrava l'automobile appena noleggiata.
Il primo commento dai PirlasV
I primi a prendere parola sono i PirlasV (nella foto in apertura), youtuber che contano più di un milione di iscritti sul loro canale. "Quello che è successo ai nostri amici è un tragico incidente. Ancora non si conoscono le dinamiche ma vi chiediamo se possibile di non scagliarvi contro di loro, ma piuttosto di essere vicini senza aggravare con brutte parole la situazione morale che sicuramente è già pesantissima", scrivono in una prima storia di Instagram ad accompagnare una foto che li ritrae. Subito dopo una seconda storia, tre righe su uno sfondo nero: "Naturalmente esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima".
Ciccio Gamer: "Il problema è anche del pubblico"
"Non mi volevo esprimere su quanto accaduto – ha esordito in un video su Tik Tok Ciccio Gamer, youtuber da più di 3 milioni di iscritti al canale – Siamo arrivati ad un punto in cui se io mi mostro in un video in cui sto 20 minuti su una Lamborghini, arriva un'altra persona che lo fa di un'ora. Poi di due. Poi cinque. Poi cinquanta. Il problema è anche di chi usufruisce dei contenuti, che ormai non si accontenta più".
Il pubblico, secondo Ciccio Gamer, andrebbe a cercare contenuti sempre più trash: "Così facendo si sfocia in situazioni pericolose, perché voi vi guardate quello. Io faccio questo lavoro da 11 anni. Mi dà fastidio che una categoria come la mia sia soggetta di nuovo a critiche, era già successo: sono molto deluso". E poi ricorda che qualche tempo prima aveva già messo in guardia utenti e creatori di contenuti su questo: "Tempo fa dissi che sarebbe successa qualche cosa, perché mi ero accorta che si stava andando oltre".
Captain Blazer su Tik Tok: "Non c'è bisogno di insultare Matteo"
"Parlo da amico dei The Borderline. La vita di Matteo (il ragazzo alla guida, ndr), così come delle persone che gli stanno intorno, come quella del bimbo, è già finita. È già distrutta. Non c'è bisogno che lui riceva insulti da persone che commentano avendo letto le news", dice Captain Blazer su Tik Tok, lo youtuber che giocando ai videogiochi ha raggiunto un milione di followers su Youtube. "La sfida che stavano facendo loro era "50 ore in una Lamborghini", non 50 ore correndo con una Lamborghini o in movimento con una Lamborghini. Cinquanta ore all'interno significa che l'hanno anche guidata, ma non per tutto il tempo", chiarisce immediatamente.
"È da irresponsabili mettersi alla guida di un veicolo del genere? Sì. Matteo è un ragazzo irresponsabile? No. È successo per una challenge di youtube? No, poteva succedere a chiunque in strada e queste cose succedono ogni giorno", dice. Poi cambio di scena e in una clip successiva ci tiene a precisare: "Matteo è indifendibile per quello che è successo e pagherà già la pena che merita".
Secondo quanto riporta il ragazzo, le persone in Lamborghini con Matteo Di Pietro, al volante al momento dell'incidente, non sarebbero dei The Borderline, ma ragazzi che lavorano con loro. "In quest'incidente causato da persone normalmente responsabili è morto il bimbo, ma dentro è morta tanta altra gente. In quel secondo le cose non sono andate come dovevano andare. Poteva capitare a tutti in qualsiasi strada. Basta un secondo di disattenzione per rovinarti per sempre e rovinare la vita ad altre persone intorno a te".
Riccardo Dose: "Il fatto che siano youtuber non cambia le cose"
Oltre ad esprimersi in solidarietà del gruppo, c'è chi difende la categoria di youtuber. Lo fa Riccardo Dose che nel suo canale di Youtube da più di due milioni di followers ha pubblicato un video: "Spero che questi ragazzi in cuor loro siano veramente disperati per quanto accaduto", dice.
"Qual è il mio pensiero? È che questi ragazzi hanno delle grossissime responsabilità. Magari fra due ore usciranno altre notizie e cambierò totalmente la mia idea – specifica – Ma hanno queste responsabilità a prescindere che siano degli youtuber o meno. Potevano anche essere dei ragazzi normali, dei ragazzi comuni".