video suggerito
video suggerito

Scontri davanti a Montecitorio, la polizia manganella gli studenti

Decine di studenti e studentesse dei licei romani occupati hanno manifestato davanti a Montecitorio. Scontri con la polizia.
A cura di Alessia Rabbai
89 CONDIVISIONI
Gli studenti in protesta
Gli studenti in protesta

Momenti di tensione al centro di Roma per una manifestaizone degli studenti che hanno raggiunto Montecitorio. Decine di ragazzi e ragazze dei collettivi dei licei romani con fumogeni e cori hanno manifestato oggi pomeriggio al centro di Roma. Il corteo è partito dal Pantheon e si è poi spostato lungo via del Corso. Lo slogan è: "Non ci avete ascoltato? Bruciamo tutto!".

Arrivati in prossimità di piazza del Parlamento, la polizia li ha fermati impedendogli il passaggio alla rotonda. "C'è stato uno scontro, i poliziotti ci hanno manganellato per impedirci di passare, ma nonostante avessero bloccato tutte le vie noi siamo riusciti comunque a raggiungere il palazzo. Alcuni di noi per i colpi hanno riportato delle lesioni, hanno manganellato minorenni" spiega uno dei rappresentanti dei collettivi studenteschi presenti alla protesta raggiunto telefonicamente da Fanpage.it.

In strada la polizia è intervenuta in tenuta antisommossa per cercare di arginare i manifestanti. Sono studenti di alcuni dei licei romani che nelle scorse settimane sono stati occupati. La protesta di oggi è stata oragnizzata proprio per chiudere il periodo delle occupazioni. Successivamente dopo le 19 gli studenti e le studentesse in protesta hanno provato a raggiungere il Miur. I motivi della protesta sono quelli portati avanti in questi mesi dagli studenti tra i quali le politiche del governo della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il futuro della scuola e la guerra.

Gli studenti dei licei in protesta
Gli studenti dei licei in protesta

"L'unica risposta che la politica sa darci è la repressione"

"L'unica risposta che riescono a darci è la repressione – commentano gli studenti – Anche oggi di fronte al Parlamento abbiamo visto come la nostra classe dirigente reagisce di fronte agli studenti in lotta per una nuova scuola pubblica: solo repressione del dissenso sociale e studentesco – si legge in una nota stampa diffusa dai collettivi studenteschi in protesta – A Torino come a Padova come a Roma va in scena la solita violenza poliziesca contro chi alza la testa, il segno di una crisi profonda del nostro modello di società e di democrazia, che invece di affrontare le proprie contraddizioni alza gli scudi e si difende con i manganelli.

Non ci aspettavamo risposte dalle istituzioni dopo le decine di occupazioni che hanno coinvolto tante scuole in tutta la Capitale; non può venire da questa classe dirigente, complice della miseria del nostro presente, una risposta al bisogno di un'intera generazione di cambiare rotta. Né ci rappresenta la finta opposizione di centro sinistra, complice delle politiche antisociali degli ultimi anni.
Per questo ai nostri posti ci troverete sempre".

89 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views