Scontri a Roma al corteo per Ramy: decine di identificati, oggi l’informativa in procura
Oggi gli agenti della Digos invieranno alla Procura di Roma una prima informativa sugli incidenti di sabato a San Lorenzo. I reati ipotizzati sono quelli di lesioni per gli agenti feriti, resistenza a pubblico ufficiale e violenza, oltre che danneggiamento e manifestazione non autorizzata.
Nelle scorse ore sono stati passati al setaccio i video degli incidenti. Sarebbero almeno trenta le persone identificate, per la maggior parte giovani e giovanissimi, già visti in azione negli scorsi mesi. Per questo a via Genova stanno confrontando i filmati degli ultimi incidenti con quelli degli scontri del 5 ottobre a Piramide e di altre manifestazioni non autorizzate.
Le indagini: sono giovanissimi studenti i protagonisti degli incidenti
Mentre i genitori di Ramy Elgalm invitano alla calma e a evitare violenze, e tutto l'arco istituzionale condanna gli incidenti avvenuti sabato a Roma e Bologna, a partire dalla dura presa di posizione di Giorgia Meloni, la questura di Roma fa i conti con una protesta giovanile che vede come protagonista una nuova generazione di attivisti. Non solo veterani della piazza e degli scontri, ma soprattutto ragazzi e ragazze provenienti dai collettivi della scuole o appena iscritti all'università.
Il corteo per Ramy e gli scontri a San Lorenzo
Intanto la dinamica degli incidenti non sembra lasciare molti dubbi. Da giovedì inizia il tam tam sui social network per l'appuntamento delle 19.00 a Piazza dell'Immacolata nel cuore di San Lorenzo. Le pagine Instagram di diversi collettivi rilanciano il sit in. Quando sono le 20.00 circa 400 persone si muovono in corteo per il quartiere. Dopo poche centinaia di metri l'obiettivo è chiaro: avvicinarsi alla caserma dei carabinieri di via dei Volsci.
Arrivati a piazza dei Sanniti. Hanno quasi tutti il volto coperto da sciarpe e fazzoletti. Esplodono i primi petardi e gli slogan si fanno più duri. A quel punto parte un fitto lancio di petardi e fumogeni verso il cordone di poliziotti schierato dall'altra parte della piazza, verso il tratto finale di via di Volsci. A quel punto le forze dell'ordine decidono di caricare, su ordine diretto del questore. I manifestanti "reggono" il primo impatto, poi retrocedono e la polizia si disimpegna vigilando a distanza sul corteo che torna da dove era partito per poi sciogliersi.