Scontò 18 anni per aver ucciso sua moglie: picchia la compagna e finisce di nuovo in carcere
È finito di nuovo in carcere un cinquantenne, che ha scontato diciotto anni per il femminicidio della moglie. Terminato di pagare la sua pena, sette mesi fa è tornato in libertà e si è rifatto una vita. Ma ha alzato nuovamente le mani sulla sua ex compagna, che ha aggredito e picchiato. È finito in manette, ad arrestarlo sono stati gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato. Rinchiuso nel carcere di Rieti, ora delle nuove accuse a suo carico dovrà risponderne davanti all'Autorità Giudiziaria.
Come riporta Il Messaggero, l'uomo era finito in carcere per aver ucciso a coltellate Daniela Serra il 26 dicembre del 2004, la notte di Santo Stefano, in via Madonna dei Canneti nel Comune di Cerveteri, in provincia di Roma. A distanza di meno di un anno dalla sua uscita dal carcere si trova di nuovo a fare i conti con la giustizia. Il cinquantenne una volta libero si è trasferito a Viterbo, dove ha conosciuto una donna e ha intrapreso una nuova relazione. Secondo quanto emerso dalle indagini l'avrebbe insultata e picchiata, violenze fisiche e psicologiche che sarebbero avvenute più volte. L'allarme è scattato lo scorso 11 giugno, quando la coppia era in un bar ed è iniziata un'accesa discussione, durante la quale alcuni clienti hanno chiamato il Numero delle Emergenze 112 e chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Sul posto in breve tempo sono arrivati i poliziotti, che hanno messo fine alla lite. La donna è stata accompagnata all’ospedale di Belcolle, dove ha fatto accesso con il codice dedicato alle vittime di violenza. Ai poliziotti ha raccontato quanto subito dal compagno e la paura di chiedere aiuto. Tranquillizzata dagli agenti la donna ha denunciato il compagno, che è finito in carcere per i reati di maltrattamento e lesioni.