video suggerito
video suggerito
Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Scomparsa Emanuela Orlandi, Pietro: “Papa Francesco ha il potere di far emergere la verità”

A 41 anni dalla scomparsa, il caso di Emanuela Orlandi resta ancora avvolto dal mistero. Al sitin in occasione dell’anniversario di quella tragica giornata del giugno 1983 il fratello Pietro Orlandi dichiara che l’unico in grado di trovare la verità è papa Francesco.
A cura di Beatrice Tominic
513 CONDIVISIONI
Pietro Orlandi al sit-in in occasione del 41esimo anniversario della scomparsa di Emanuela.
Pietro Orlandi al sit-in in occasione del 41esimo anniversario della scomparsa di Emanuela.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sono passati esattamente 41 anni da quando Emanuela Orlandi, cittadina quindicenne del Vaticano, è scomparsa da Roma senza lasciare traccia. Come ogni anno, nel giorno dell'anniversario della scomparsa, è stato organizzato un sit-in per ricordare la ragazzina. A presiedere l'evento il fratello, Pietro, che in questi quattro decenni non ha mai smesso di cercarla. "In questo momento l'unico che ha il potere di far emergere la verità è papa Francesco – ha dichiarato – Lui non c'entra niente, all'epoca non c'era. Ma si può imporre".

Pietro Orlandi durante il sitin per la scomparsa di Emanuela

Secondo lui, l'inchiesta aperta in Vaticano nel gennaio 2023 sarebbe da considerarsi una farsa: "Il papa ha il potere tirare fuori tutto quello che c'è da tirare fuori, non dovrebbe dire soltanto Aprite e indagate. Papa Francesco ha il potere di imporsi – ha aggiunto – E io sono sicuro che questo fatto sarà apprezzato da tutti".

Poi ha espresso gratitudine nei confronti di chi, ogni anno, si presenta puntuale al sit-in che quest'anno si svolgeva in piazza Cavour a Roma, davanti al Palazzaccio. "Sono arrivate tante persone dall'Italia, dall'Estero. La cosa mi stupisce sempre – ha detto – Io vi ringrazio, ma mi rendo conto che il ringraziamento è poco".

La commissione bicamerale d'inchiesta: "Continuano ad emergere novità"

Nel frattempo continua il lavoro di ricostruzione da parte della commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. "Stanno vagliando le varie piste, io credo vada approfondita anche quella di Londra – ha ammesso Pietro Orlandi – Mi hanno assicurato che ascolteranno tutte le persone che ho proposto, anche i magistrato, come Capaldo. Ho fiducia nella commissione".

Intervistato da Fanpage.it, il vicepresidente Roberto Morassut (Pd), ha sottolineato come, effettivamente, dalle ultime audizioni stiano emergendo ancora elementi di novità. "Molte informazioni non possono essere condivise, le audizioni sono state svolte a porte chiuse – ha spiegato – Ciò che ci ha sorpreso è stata il cambio di versione di una delle amiche di Emanuela Orlandi: si tratta dell'amica del coro. Fino alle deposizioni precedenti all'audizione ha raccontato di ricordare Emanuela, uscita dalla lezione a cui era arrivata in ritardo, camminare alle sue spalle e poi sparire. Davanti alla commissione, invece, ha detto di non ricordare nulla di quella giornata. Questo ha dato il via ad una nuova serie di nuovi interrogativi. E noi dobbiamo trovare nuove risposte".

513 CONDIVISIONI
297 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views