Scomparsa Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, Ali Agca non sarà ascoltato: “Ora mancano presupposti”
Aveva chiesto di essere ascoltato nella commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. "Sono malato di cancro, prima di morire voglio dirvi tutto quello che so. Voglio liberarmi la coscienza e sono disposto a pagarmi il viaggio in Italia da solo". Ma da parte della commissione è arrivato un no: "Non ci sono i presupposti. Almeno per ora". Questo è quanto affermato dal presidente della bicamerale, Andrea De Priamo.
Agca, che nel 1981 ha provato ad uccidere Papa Wojtyla in piazza San Pietro, è stato affiancato alla scomparsa delle due ragazze il 5 luglio del 1983, quando Mirella Gregori era scomparsa da un paio di mesi ed Emanuela da meno di uno. "Liberatelo in cambio delle ragazze", ha detto una voce in una chiamata anonima. Per molti il collegamento fra l'attentato di Giovanni Paolo II ed ex membro dei Lupi Grigi potrebbe rappresentare ancora una pista valida. Ma non per la commissione che per il momento sembra voler respingere la richiesta.
De Priamo: "Non possiamo fare audizioni su richiesta"
"Non possiamo fare audizioni su richiesta – ha continuato De Priamo (FdI) ad Adnkronos – Non siamo un programma di intrattenimento o un quiz televisivo. Abbiamo preso atto di un video e alcune comunicazioni stampa di Agca, ma non abbiamo ricevuto nessuna richiesta formale di audizione".
Andando ogni formalità, la commissione ha provato ad approfondire la questione: "Abbiamo chiesto che ci spiegasse perché avremmo dovuto sentirlo. Ma la sua risposta non fornisce nulla di interessante per l'audizione quindi per il momento non abbiamo intenzione di sentirlo perché non ci sono stati dati i minimi presupposti per un'utilità di questa audizione".
Non solo Ali Agca. Secondo quanto spiegato da De Priamo i membri della commissione avrebbero ricevuto anche email da alcuni personaggi: "Questa vicenda ha prodotto innumerevoli mitomani che si sono palesati per pubblicità".
Come sta andando la commissione bicamerale di inchiesta
Negli ultimi giorni, dopo giornalisti e familiari, sono state ascoltate anche le amiche delle ragazze scomparse. Sonia Di Vito, storica amica di Mirella Gregori, che, secondo la sorella della ragazzina scomparsa, potrebbe avere informazioni in più rispetto a quelle che dice di avere. E altre tre amiche di Emanuela Orlandi, una delle quali, però, dopo quasi 41 anni ha cambiato la sua versione dei fatti. Dopo che, da sempre, ha dichiarato di aver visto Emanuela camminare dietro di lei prima di sparire, alla commissione ha spiegato di non ricordare neppure che Emanuela fosse presente a lezione di coro quel giorno.
"Presto arriverà un dossier da parte di alcuni consulenti sulle sparizioni delle altre ragazze in quel periodo, che sono tantissime.", ha spiegato ancora De Priamo, mostrando come nessuna pista viene tralasciata. "Se stiamo approfondendo quella del passaggio a Londra? – ha continuato – Non stiamo stralasciando nulla, ma ci stiamo concentrando sulle tesi fondate. Ce la mettiamo tutta, la Commissione sta lavorando e lavorerà tanto. Speriamo di riuscire a dare un contributo importante per le due ragazze, le famiglie e la giustizia che, fino ad oggi, non c'è stata".