Sciopero dei treni oggi a Roma, alla stazione Termini cancellazioni e lunghe file agli info point
Disagi, cancellazioni e lunghe code alla stazione Termini di Roma a causa dello sciopero nazionale dei treni indetto per oggi, martedì 5 novembre. Il tabellone degli arrivi e delle partenze nel principale scalo ferroviario della Capitale parla chiaro: tutti i treni sono in ritardo o sono cancellati. In stazione sono lunghissime le code a tutti gli info point di Trenitalia e di Italo. Molti treni ad alta velocità delle due compagnie, infatti, sono stati cancellati e tutti gli altri treni sono annunciati in ritardo sul tabellone elettronico. I ritardi sono fino a 120 minuti.
A causa dei ritardi, fuori dalla stazione Termini si stanno creando lunghe code di attesa anche alla fermata dei taxi. Disagi anche nelle altre stazioni della Capitale, per quanto riguarda i treni regionali. Ritardi fino a 60 minuti sulla linea FL3 che arriva a Viterbo. Circolazione ferma tra S.Pietro e Tiburtina e nessun treno in partenza.
Lo sciopero è stato proclamato dalle 9 alle 17 di oggi. Trenitalia informava che l'agitazione avrebbe potuto "impattare sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale". Inoltre gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi "anche prima e protrarsi oltre l'orario di termine della protesta sindacale".
Le motivazioni dello sciopero dei treni: l'accoltellamento del capotreno in Liguria
Lo sciopero di oggi è proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa. I motivi sono legati alla violenta aggressione avvenuta ai danni di un capotreno accoltellato gravemente nella tratta Genova Brignole – Busalla su treno regionale 12042.
L'episodio, spiegano i sindacati, "segue per tempistica, in un’escalation di violenza su scala nazionale, le numerose aggressioni subite dal personale mobile negli ultimi mesi. Assunto che la gravità e l’intollerabilità di tali episodi non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano servizio alla collettività".