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Sciopero dei mezzi a Roma 26 marzo: bus, tram, metro e treni a rischio per 24 ore

A rischio per l’intera giornata di venerdì 26 marzo autobus, tram, metro e le ferrovie gestite da Atac, Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Lo sciopero dei mezzi a Roma sarà dalle ore 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine turno. Servizio regolare dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20.
A cura di Alessia Rabbai
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Un bus pieno durante uno sciopero dei mezzi a Roma (Immagine di repertorio La Presse)
Un bus pieno durante uno sciopero dei mezzi a Roma (Immagine di repertorio La Presse)

Sciopero dei mezzi a Roma per venerdì 26 marzo. Ad essere a rischio per l'intera giornata autobus, tram, metro e le ferrovie gestite da Atac, Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Ad incrociare le braccia per 24 ore saranno i dipendenti dell'azienda che gestisce il trasporto pubblico capitolino e i lavoratori della Roma Tpl, con i bus che prestano servizio nella periferia della città. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal.

Le fasce di garanzia dello sciopero del 26 marzo

Lo sciopero dei mezzi in programma per venerdì 26 marzo prenderà il via dalle ore 8.30 alle 17 e dalle 20 fine turno. Resteranno tuttavia invariate le fasce di garanzia, per permettere ai pendolari che si spostano verso e da Roma per lavoro o studio di poter raggiungere la Capitale e far ritorno alle proprie abitazioni. Il servizio resterà regolare dalle 5.30, ossia da orario di inizio del servizio, fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

Le motivazioni dello sciopero dei mezzi

Riguardo alle motivazioni dello sciopero dei mezzi indetto a Roma per venerdì 26 marzo, i sindacati hanno spiegato che  sono da ricercare "nell'inaccettabile inerzia delle parti datoriali Asstra, Agens e Anav che tengono completamente fermo il confronto per il rinnovo del contratto nazionale. Il tpl è un settore che occupa più di 100 mila lavoratrici e lavoratori che non si sono mai fermati durante la pandemia, nemmeno nei mesi più duri del lockdown, e hanno sempre garantito il diritto alla mobilità delle persone. Il rinnovo contrattuale è più che mai un loro diritto. Confidiamo che il lavoro che la commissione di studio istituita dalla ministra De Micheli con un decreto ministeriale, proceda rapidamente con l’obiettivo di sanare tutte le criticità che rendono questo settore fragile, come ad esempio l’eccessiva frammentazione delle aziende. Altra emergenza è quella delle aggressioni ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori compiute da parte dei passeggeri".

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