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Schiuma bianca e mare torbido sul litorale pontino: “Acque balneabili, la causa è un’alga”

La presenza di schiuma in alcuni tratti, spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Elena Palazzo, è dovuta “a un fenomeno naturale legato alla presenza di alghe, che non comporta alcun rischio per la salute pubblica”.
A cura di Enrico Tata
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Da diverse settimane nelle acque del litorale pontino, da Latina a Sabaudia e da Terracina a Gaeta, vengono segnalate chiazze di schiuma bianca e di acqua torbida. Di cosa si tratta? Secondo l'Arpa Lazio, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, le acque del litorale sono balneabili e la presenza di schiuma in alcuni tratti, spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Elena Palazzo, è dovuta "a un fenomeno naturale legato alla presenza di alghe, che non comporta alcun rischio per la salute pubblica".

In seguito alle numerose segnalazioni ricevute, l'assessore Palazzo ha dato mandato all'Arpa di avviare un campionamento straordinario delle acque con il supporto della Guardia Costiera. "I rilievi svolti dall’Arpa Lazio, guidata dal commissario Tommaso Aureli, che ringrazio per essersi immediatamente attivato, hanno interessato tre punti: la zona di Latina-Sabaudia-Terracina e San Felice, quella di Fondi-Sperlonga-Itri-Gaeta nord e quella di Gaeta sud-Formia-Minturno. L’esito dell’indagine ci ha ampiamente rassicurati", ha spiegato ancora Palazzo.

L'Arpa ha informato che i risultati delle analisi microbiologiche eseguite sull'acqua prelevata mostrano valori conformi ai limiti in tutti i campioni. "Ciò significa che le acque del litorale non sono inquinate. Quello che vediamo in alcuni tratti, una schiuma biancastra, non è altro che una particolare concentrazione fitoplanctonica, ossia alghe microscopiche". Stando a quanto si apprende, si tratta di un fenomeno naturale che si verifica a partire dalla tarda primavera e fino all'inizio dell'inverno. È dovuto principalmente al caldo e alla presenza di azoto e fosforo nelle acque marine. "Lo stesso fenomeno che è probabilmente responsabile delle colorazioni anomale in mare dovute soprattutto alla fioritura algale di alcune specie particolari", ha spiegato ancora l'assessore.

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