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Schiaffi, spinte, offese e insulti: l’inferno in una casa di riposo per anziani a Latina

La responsabile e coordinatrice dei servizi erogati all’interno della struttura di Latina dovrà rispondere del reato di maltrattamenti.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio
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Continue ingiurie e minacce, offese e insulti, ma anche violenze fisiche, schiaffi, spinte, strattonamenti. L'inferno in una casa di riposo per anziani di Latina. Una struttura per la quale le famiglie degli ospiti hanno pagato in media tra i 1000 e i 1500 euro al mese.

Nel corso dell'intervento, condotto dagli uomini della guardia di finanza del comando provinciale di Latina, tre persone sono state denunciate e una arrestata. I militari hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Latina nei confronti di una persona ritenuta responsabile di maltrattamenti ai danni degli anziani ricoverati.

L'operazione, denominata Senex, ha portato alla luce "allarmanti episodi di maltrattamento, fisico e psicologico, ai danni degli anziani ospiti della struttura residenziale". Per questo la responsabile e coordinatrice dei servizi erogati all'interno della struttura dovrà rispondere del reato di maltrattamenti, "aggravato dalla circostanza dell'aver commesso il fatto in danno di persone ospitate presso strutture socioassistenziali, attraverso l'utilizzo reiterato di metodi di vessazione fisica e psicologica, nei confronti degli anziani ricoverati, costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura, oltre che di disagio psico-fisico".

Dalle indagini, come detto, sono emerse violenze fisiche e verbali. In più, secondo i finanzieri, la somministrazione dei farmaci avveniva "in modo superficiale e non aderente alla corretta terapia, invertendo talvolta i programmi terapeutici". "Se ti lamenti ancora, ti leghiamo", è una delle minacce che è stata rivolta agli ospiti. E ancora, è emerso un totale disinteresse per le richieste di mangiare, di essere lavati o di usufruire dei servizi igienici. Il gip del Tribunale di Latina, ha emesso nei confronti della responsabile e coordinatrice dei servizi socio-assistenziali, una donna italiana di 50 anni, il provvedimento cautelare".

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