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Scappa con la figlia in auto, ma viene bloccata dai suoceri che rapiscono la bimba: arrestati

La donna, una trentenne, aveva provato a fuggire dalla famiglia del compagno dopo aver subito maltrattamenti e aggressioni. I due suoceri non si sono arresti e l’hanno bloccata, portando via la bimba, picchiando la donna e rapinandola dell’automobile.
A cura di Beatrice Tominic
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Subiva da tempo continui maltrattamenti e vessazioni da parte della famiglia del compagno. Così una trentenne ha deciso di darsi alla fuga per raggiungere i sui parenti, in nord Italia. Con lei la figlia, una bimba di 5 anni. Ad opporsi, i suoceri che l'hanno seguita, l'hanno picchiata e hanno rapito la bimba, lasciando la donna lì, senza automobili.

La fuga della trentenne

È successo ieri pomeriggio, mercoledì 18 ottobre 2023. Dopo aver preso da scuola la bambina, alla fine delle lezioni, la trentenne si è messa in viaggio. Ma dopo pochi chilometri è stata raggiunta dai suoceri. La coppia l'ha inseguita lungo la strada statale 148 fino all'altezza di Aprilia. È lì che la coppia di suoceri ha bloccato la nuora in automobile, tagliandole la strada e obbligandola a fermarsi. Poi i due sono scesi dall'auto, hanno aperto lo sportello e l'hanno trascinata fuori, dove l'hanno picchiata. Prima di ripartire, a bordo di entrambe le automobili, hanno portato via la bimba. 

Le indagini della polizia e l'arresto

Ad allertare la polizia della situazione un pendolare. Sul posto, dopo la segnalazione, sono arrivati gli agenti del commissariato di Cisterna che hanno soccorso la donna e l'hanno portata in commissariato, dove ha potuto sporgere querela contro i suoceri. Agli agenti ha raccontato di subire da anni maltrattamenti da parte loro.

I poliziotti della Sezione Anticrimine del Commissariato di Cisterna, in breve tempo sono riusciti a ricostruire quanto accaduto e ad identificare i suoceri, in arresto per rapina e lesioni personali. L'uomo è stato trasferito nel carcere di Latina, la moglie, invece, è stata trasferita a Roma, nella sezione femminile del carcere di Rebibbia.

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