Scandalo a Roma: vigile chiude un occhio sulle multe in cambio di bustarelle
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Dieci persone sono indagate a Roma per reati che vanno dal falso alla corruzione fino alla rivelazione del segreto d'ufficio. Tre agenti della polizia locale di Roma avrebbero chiuso un occhio sulle multe e avrebbero agevolato il rilascio di licenze ed autorizzazioni nei confronti di uno studio tecnico della Capitale. Tutto questo in cambio di bustarelle o di altre utilità da parte dei soci dell'azienda. La vicenda è stata scoperta grazie a un'indagine eseguita dal comando provinciale della guardia di finanza di Roma. Secondo quanto hanno scoperto i finanzieri, i dipendenti pubblici indagati avrebbero chiuso un occhio sui controlli nei confronti di un ufficio tecnico di proprietà di due fratelli romani. Questi ultimi e un vigile urbano sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per altri due agenti e per un funzionario amministrativo del VII Municipio è stata disposta l'interdizione dal servizio per tre mesi.
Stando a quanto si apprende, i fatti contestati sarebbero avvenuti all'interno del territorio del VII Municipio di Roma, quello dell'Appia e della Tuscolana. Secondo gli investigatori i funzionari pubblici indagati avrebbero fornito ai membri dello studio informazioni riservate, avrebbero avvisato preventivamente di controlli di polizia amministrativa, avrebbero omesso di rilevare irregolarità e violazioni durante i controlli e avrebbero agevolato il rilascio di licenze e autorizzazioni per i clienti dello studio. A causa delle prove, ritenute schiaccianti e ottenute anche grazie a telecamere nascoste e intercettazioni ambientali, il gip ha autorizzato l'applicazione delle misure cautelari per gli indagati.