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Sbranato da tre rottweiler a Manziana, i funerali di Paolo Pasqualini giovedì 22 febbraio

Si terranno giovedì 22 febbraio i funerali di Paolo Pasqualini, il 39enne ucciso da tre rottweiler nel bosco di Manziana. Lo ha annunciato la sorella sui social.
A cura di Enrico Tata
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Paolo Pasqualini
Paolo Pasqualini

Si terranno giovedì 22 febbraio, alle ore 15 e presso la chiesa di Manziana in piazza Tittoni, i funerali di Paolo Pasqualini, il ragazzo ucciso da tre rottweiler nel bosco della località a Nord di Roma nei pressi del lago di Bracciano. Lo ha annunciato sui social la sorella di Pasqualini: "Per chi vorrà dare un ultimo saluto a mio fratello, i funerali si terranno giovedì 22 febbraio".

Il corpo è stato riconsegnato alla famiglia dopo l'autopsia effettuata lo scorso fine settimana all'università La Sapienza di Roma. Sul cadavere sono stati trovati i segni di numerose ferite da morso, in particolare sul collo, ma anche sul viso e sugli avambracci, un segno, quest'ultimo, del disperato tentativo di difendersi dall'attacco dei tre cani. Stando a quanto si apprende, anche una gamba presentava una profonda lacerazione. Secondo il medico legale Pasqualini, 39 anni, è morto per uno shock emorragico.

L'uomo è stato trovato morto su un sentiero del bosco di Manziana, dove si era recato per correre. All'improvviso è stato attaccato dai tre rottweiler, che lo hanno letteralmente sbranato. Per la sua morte sono indagati i proprietari degli animali, accusati di omicidio colposo in concorso.

Pasqualini lavorava come caporeparto in un supermercato di Roma, ma aveva deciso di cambiare vita e per questo si era iscritto all'università, dove frequentava il corso di laurea in Scienze Motorie. Per un problema al nervo sciatico aveva cominciato a correre e a fare lunghe passeggiate proprio nel bosco di Manziana.

Quel tragico giorno un passante ha tentato di salvarlo dai cani, ma è stato aggredito a sua volta e ha rischiato seriamente la vita anche lui. Quando sono arrivati sul posto i guardia parco e i soccorritori del 118, per Pasqualini non c'era più niente da fare.

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