Sarto legato ad un albero e lasciato morire: tutto da rifare il processo per i due fidanzati
I giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno stabilito che il processo a carico di Fabrizio Faiola e Georgeta Vaceanu è da rifare e ci sarà un nuovo processo. Imputati per l'omicidio del sarto romano Umberto Esposito avvenuto nel 2017, nei loro confronti la sentenza è stata annullata con rinvio ad altra sezione. I giudici hanno accolto l’eccezione avanzata dagli avvocati della difesa Maurizio Forte e Benedetta Orticelli.
Il processo a Fabrizio Faiola e Georgeta Vaceanu
I fatti risalgono al 2017. Per la morte dell'imprenditore Esposito sono stati indagati Fabrizio Faiola, trentasei anni, originario della vicina città di Fondi e Georgeta Vaceanu, di nazionalità romena, finiti tutti e due a processo per i reati di omicidio e sequestro di persona. La condanna era a trent'anni di carcere per il primo e a diciannove per la seconda. La Cassazione ha accolto l’eccezione sulle aggravanti riconosciute dalla Corte d'Assise d'Appello, ci sarà un nuovo processo. Il pubblico ministero aveva chiesto per entrambi l'ergastolo.
L'omicidio di Umberto Esposito
Umberto Esposito, imprenditore romano di ottantadue anni, è stato trovato morto a marzo 2017 nelle campagne di Terracina, in provincia di Latina. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine delle forze dell'ordine coordinate dalla locale Procura il delitto sarebbe da ricondurre a Faiola e Vaceanu. Lo avrebbero addormentato, per poi portarlo in una zona isolata della città pontina e lasciarlo morire legato mani e piedi ad un albero.
La vittima sarebbe anche stata rapinata. Il sarto si era infatti invaghito della donna, ex prostituta, suo cliente. L'avrebbe riempita di regali, arrivando anche a ‘liberarla' dal giro di prostituzione, con il pagamento di una grossa somma di denaro. E avrebbe continuato a darle soldi anche quando lei si è poi fidanzata con Faiola, suo ex cliente. Entrambi gli avrebbero estorto denaro. Quando è stato trovato il suo corpo circa dieci giorni dopo, non c'è stato più nulla da fare.