Sara, morta per overdose a 16 anni su un materasso del Forlanini: 7 anni al pusher che l’ha stuprata
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È stato condannato a sette anni di carcere Riza Faizi, il pusher accusato di aver venduto a Sara Bosco la droga che l'ha uccisa, e di aver consumato con lei un rapporto sessuale in cambio dello stupefacente. Le accuse nei suoi confronti sono morte in conseguenza di altro reato e induzione alla prostituzione minorile.
La novità però, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, è che il Tribunale ha disposto l'invio degli degli atti in procura affinché si indaghi anche la madre della ragazza, Katia Neri. Lo scopo è approfondire la posizione della donna, che con la sua testimonianza non ha convinto né i giudici né la pubblico ministero. Il sospetto è che quella notte, a comprare la droga, non ci fosse solo la figlia, ma anche la madre. Neri ha sempre negato di avere problemi di tossicodipendenza: la donna sostiene che quella notte, al Forlanini, non era lì per drogarsi e dormire, ma unicamente per cerca la figlia e riportarla a casa. Riza Faizi però, è imputato anche per aver venduto la droga alla donna.
La morte della sedicenne Sara Bosco risale all'8 giugno 2016. La giovane è stata trovata nuda su un materasso del Forlanini, l'ex ospedale abbandonato diventato ritrovo di senzatetto e disperati. A venderle la droga, il pusher 36enne, che le ha dato un mix rivelatosi poi letale di varie sostanze, tra cui morfina, ketamina, codeina e psicofarmaci. Dopo un po' la ragazza ha cominciato a sentirsi male.
La madre ha tentato di rianimarla, praticandole il massaggio cardiaco, mentre le altre persone presenti si sono date alla fuga. Inutile l'intervento dei sanitari del 118, Sara Bosco è morta su quel materasso del Forlanini a causa di un'overdose di droga. Da chiarire ora la posizione della madre: la donna ha sempre detto di averla cercata tutta la notte e di essere arrivata al Forlanini quando ormai stava male. Il sospetto è che fosse lì con lei dall'inizio.