La Sapienza, studenti occupano la facoltà dopo un’assemblea sulla Palestina: arriva la polizia

Sono entrati nella sede di Scienze Politiche della Sapienza dopo un’iniziativa sulla Palestina: “Vogliamo che l’ateneo smetta di schierarsi con Israele”, hanno dichiarato.
A cura di Beatrice Tominic
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Studenti occupano la facoltà di Scienze Politiche alla Sapienza
Studenti occupano la facoltà di Scienze Politiche alla Sapienza

Alcuni studenti sono entrati all'interno della facoltà di Scienze Politiche dell'università La Sapienza nel tentativo di occuparla. È accaduto nella giornata di oggi, mercoledì 8 novembre, dopo l'iniziativa organizzata alle ore 16 davanti alla facoltà dagli e dalle studenti dell'associazione Cambiare Rotta. Subito dopo l'evento, "Sapienza for Palestine", alcuni dei ragazzi e delle ragazze sono riusciti ad entrare nella facoltà: "Saranno circa una quarantina – spiega a Fanpage.it uno studente che si trovava davanti alla facoltà prima che i ragazzi entrasseo – Fuori circa un centinaio: non so quanti siano adesso, dopo un po' me ne sono andato".

In breve tempo la polizia è entrata nell'ateneo: alcuni agenti della Digos hanno raggiunto l'ingresso della facoltà. "Fuori le guardie dall'università", si sente urlare in uno dei video pubblicati nelle storie di Instagram di Cambiare Rotta Roma, mentre il gruppo di ragazzi entrati in facoltà mostrano una bandiera della Palestina.

Una foto dell'assemblea sulla Palestina, prima del tentativo di occupazione, foto dal profilo Instagram di Cambiare Rotta.
Una foto dell'assemblea sulla Palestina, prima del tentativo di occupazione, foto dal profilo Instagram di Cambiare Rotta.

Le ragioni della protesta

Da tempo gli studenti di Cambiare Rotta si esprimono contro la loro università, la Sapienza: "La Rettrice Polimeni e gli organi centrali continuano a schierarsi a nome di tutto l'Ateneo dalla parte di Israele e delle sue politiche genocide – avevano scritto in un comunicato per pubblicizzare l'evento di questo pomeriggio – Noi non ci stiamo. Vogliamo che la mozione votata all'unanimità dal Senato Accademico del 10 ottobre sia revocata nella prossima seduta, prevista per domani, giovedì 9 novembre".

L'ingresso di Scienze Politiche alla Sapienza (a sinistra) e gli e le studenti all'interno della sede che agitano la bandiera della Palestina (a destra, dal profilo Instagram di Cambiare Rotta).
L'ingresso di Scienze Politiche alla Sapienza (a sinistra) e gli e le studenti all'interno della sede che agitano la bandiera della Palestina (a destra, dal profilo Instagram di Cambiare Rotta).

La mozione promossa nell'ultima seduta del Senato Accademico

Nell'ultima seduta del Senato Accademico, dello scorso 1o ottobre, era stata approvata la pubblicazione di un comunicato che condannava "ogni forma di violenza, di terrorismo e di guerra" e che auspica "l’impegno massimo per il rilascio immediato degli ostaggi", esprimendo "profondo cordoglio per tutte (evidenziando questa parola con il corsivo, ndr) le vittime e vicinanza agli studenti, alle studentesse, ai colleghi e alle colleghe delle università israeliane".

Fin da subito la risposta degli studenti, come si legge anche in alcuni commenti dopo la pubblicazione del comunicato sui social, è stata chiara. "L'università esprime solidarietà indiscussa verso Israele, non cita mai la Palestina: noi ci opponiamo alla narrazione che la Sapienza ha fatto sua e che racconta i fatti di questi giorni parlando di Israele contro Hamas e non tiene conto del popolo palestinese, non rappresentato unicamente da Hamas", avevano dichiarato. Anche in quell'occasione, circa un mese fa, gli studenti e le studentesse in protesta erano stati allontanati da alcuni agenti di polizia: "Mi hanno spinto, preso per il collo e buttato a terra", aveva raccontato a Fanpage.it uno di loro. Per la stessa ragione, pochi giorni dopo, gli e le studenti sono scese in piazza, contro il raduno delle destre giovanili e in solidarietà con il popolo palestinese. Anche in questo caso ci sono state tensioni della polizia e un ragazzo è rimasto ferito.

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