Santo Spirito, aggredisce un’infermiera armato di bastone: 63enne bloccato dai carabinieri
Ennesima aggressione in pronto soccorso. Stavolta è accaduto all'ospedale Santo Spirito, sul Lungotevere in Sassia, a pochi passi da San Pietro. È qui che un uomo di 63 anni, già noto alle forze dell'ordine, ha dato in escandescenze. All'improvviso ha iniziato a danneggiare la struttura del pronto soccorso: a tentare di fermarlo sono arrivati infermieri e guardie giurate, immediatamente respinte dalla furia del sessantatreenne, armato di bastone.
L'aggressione e l'arresto
Fra loro, una delle infermiere che è stata aggredita dopo averlo invitato a restare calmo: è stata immediatamente medicata, ma le sue ferite sono risultate guaribili con qualche giorno di prognosi. Come riporta il Corriere della Sera, non è ancora chiaro se si trovasse in ospedale per essere visitato o in qualità di accompagnatore.
Non appena scattato l'allarme, sul posto sono arrivati i carabinieri che, dopo una colluttazione, lo hanno disarmato, arrestato e poi condotto in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima per lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
I precedenti
Non è la prima volta che la cronaca riporta vicende simili: sabato scorso, nel pronto soccorso dell'ospedale di Tivoli, è stata una donna a seminare il panico fra pazienti e operatori. Armata di bottiglie di vetro, si è gettata sulle ambulanze in sosta, danneggiandole, aggredendo anche medici ed infermieri.
Il provvedimento: al San Camillo un presidio di polizia h24
Purtroppo notizie di questo genere sono all'ordine del giorno: per questa ragione da tempo i sindacati chiedono maggiori tutele per i lavoratori e per le lavoratrici. A partire dal 4 agosto, per l'ospedale San Camillo, è arrivata la prima risposta ed è stato inserito un presidio di polizia nel pronto soccorso attivo 24 ore su 24.
"Nell'ultimo periodo si è registrata un'escalation di aggressioni al San Camillo, al Sant’Andrea e all’Umberto I, per questo continuiamo a chiedere una presenza fissa delle forze dell’ordine anche nelle altre aree a maggior rischio, dove oggi il presidio è previsto soltanto per 12 ore – ha dichiarato a Fanpage.it Stefano Barone, Segretario Provinciale NurSind Roma – Ma la maggior parte delle aggressioni avviene di sera o notte, tenerlo aperto di giorno è utile, ma non contribuisce totalmente al contrasto del fenomeno delle aggressioni. Riceviamo con entusiasmo la notizia di questo provvedimento, ma speriamo che questo sia solo l’inizio e che presto possano essere aperte postazioni in ogni pronto soccorso".