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Sanità di nuovo commissariata nel Lazio, Rocca ammette il rischio: “Colpa dei 10 anni di D’Amato”

Il presidente della Regione Lazio ammette il rischio commissariamento sulla Sanità: “È perché veniamo da 10 anni di D’Amato. Quindi l’ex assessore dovrebbe guardare a sé stesso e non a me”.
A cura di Enrico Tata
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Nel Lazio c'è il rischio concreto di un nuovo commissariamento della Sanità. Il presidente Francesco Rocca ha dichiarato che a dicembre 2022 il debito in quel settore ammontava a 218 milioni di euro e la previsione per il 2023 è che arrivi a 738 milioni di euro. Numeri che, secondo l'ex assessore di Zingaretti, Alessio D'Amato, certificano il ricorso ad un nuovo commissariamento. 

Rocca oggi ha dichiarato: "Se c'è questo rischio, è perché veniamo da 10 anni di D'Amato. Quindi dovrebbe guardare a sé stesso e non a me che sto cercando di aggiustare una sanità che è stata strappata e lacerata dalle politiche dell'ex assessore D'Amato. Quindi, ora si tratta di riconnetterla ai nostri tessuti, di renderla inclusiva, di portarla più vicina alla gente".

Per il presidente della Regione Lazio "ci vorrà del tempo, la bacchetta magica non ce l'ha nessuno, ma di sicuro D'Amato farebbe bene a stare un attimo in riflessione e in silenzio per un periodo per riflettere sui tanti errori commessi e le opportunità mancate. Noi stiamo facendo emergere i conti per quello che sono".

Il tavolo al Ministero dell'Economia si è svolto a fine aprile, ha ricordato Rocca, " quindi è ridicolo pensare che sia responsabilità di questa amministrazione. Adesso vediamo quali saranno gli esisti del tavolo, stiamo aspettando il verbale del Mef".

A fine anno, spiegava in una nota D'Amato,  il tavolo tecnico di verifica accerterà, per la prima volta dopo 10 anni, un disavanzo superiore alla soglia di allerta del 5 per cento del Fondo Sanitario. Cioè oltre i 700 milioni di euro, come dichiarato dallo stesso Rocca. In questo modo verrà superato il disavanzo del 2013, che fu di 669 milioni di euro. "Questo inevitabilmente comporterà il ritorno al regime di commissariamento che scatta per due motivi, il primo quando si supera l'allert del 5 per cento, il secondo quando non vengono garantiti i livelli essenziali di assistenza".

Nel 2020, ricordiamo, la Sanità della Regione Lazio è uscita da un commissariamento lungo dieci anni.

D'Amato risponde a Rocca: "Noi abbiamo portato Lazio fuori da commisariamento"

"Al Presidente Rocca dico che la campagna elettorale è finita e governi la Regione se è in grado di farlo. Noi abbiamo consegnato una Regione fuori dal commissariamento, con i Lea sopra la soglia di adempienza e il disavanzo 2022 sotto il 2 per cento. Oggi il disavanzo corre ad oltre il 5 per cento senza che si stia facendo nulla, anzi aumentando la spesa per privati. A fine anno, è lo stesso Rocca a dirlo, la proiezione del disavanzo è di oltre 700 milioni di euro e questa sarà la causa del commissariamento. La mia domanda è cosa si sta facendo per evitare questo? Perché aumenta la spesa per privati con la delibera di 23 milioni di euro fuori dal tetto? Perché aumenta la spesa per consulenze di beni e servizi esterni? L'inerzia porterà inevitabilmente a superare la soglia del 5 per cento con gravi conseguenze per la Regione. L'ultima volta che si raggiunse tale livello fu nel 2013 dopodiché mai in dieci anni si è raggiunto questo traguardo negativo. I numeri purtroppo sono testardi", la risposta a Rocca di Alessio D'Amato.

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