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San Basilio, Raggi apre palestra della polizia: “Ma le associazioni sportive del quartiere chiudono”

La sindaca Virginia Raggi ha annunciato l’apertura di una palestra delle Fiamme Oro della Polizia di Stato a San Basilio in uno stabile pubblico abbandonato, per creare un presidio di sport e solidarietà. Ma tante realtà del territorio periferico della capitale sono in difficoltà e chiedono un sostegno e spazi pubblici alle istituzioni.
A cura di Valerio Renzi
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La sindaca Virginia Raggi ha scelto di affidare lo stabile comunale in via Tranfo a San Basilio al gruppo sportivo della Polizia di Stato. Il locale, per anni abbandonato e "lasciato nelle mani di criminali che lo usavano come base di spaccio e nascondiglio" come raccontato dalla stessa prima cittadino, ospiterà una palestra di pugilato delle Fiamme Oro, con la speranza che tramite i guantoni e lo sport i ragazzi possano trovare un'alternativa al lavoro nelle piazze di spaccio come pusher e vedette.

Un presidio di legalità, ma anche un'operazione che rischia di non essere capita dalle tante associazioni sportive di base, che in questi mesi hanno faticato ad andare avanti o hanno dovuto chiudere, e dalle tante realtà del territorio che da anni chiedono spazi e dalle professionalità del terzo settore, come educatori e insegnanti di strada, spesso mortificate dai tagli al welfare e che potrebbero intervenire in maniera efficace nel contrasto alle dipendenze, contro la dispersione scolastica e nell'educazione di comunità.

Niente di male nell'apertura di una palestra in sé, tantomeno del gruppo sportivo delle Fiamme Oro che, al pari degli altri gruppi sportivi delle forze armate svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di tante discipline e nella crescita di atleti agonisti. Quello che stona è che mentre il Campidoglio mette a segno un'assegnazione diretta, i bandi per i centri sportivi comunali non vengono fatti o vanno deserti viste le condizioni spesso proibitive di partecipazione.

C'è poi chi come Gaia Carosi, di Nuoto Belle Arti 2.0, si è vista costretta a chiudere la piscina che gestiva proprio nel quartiere, non ce l'ha fatta a superare questi mesi di pandemia. Assieme ad altri insegnanti gestiva la piscina all'interno di un punto verde qualità in via Montecassiano. Oggi qui è chius: l'asilo nido convenzionato, il ristorante e anche la piscina. "Il Covid ci ha chiuso in casa, ha chiuso in casa i ragazzi e ha chiuso tantissimi spazi di aggregazione sociale, spazi per i più giovani e i più piccoli e tutte le realtà sportive e culturali ne hanno risentito. Il 24 ottobre del 2020 abbiamo interrotto la nostra attività e non siamo più riusciti a riaprire", racconta.

"Il senso di aprire una palestra delle Fiamme Oro in un quartiere come San Basilio? – aggiunge – Vuol dire solo rimarcare l'immagine che sui media si propone di San Basilio, che è una realtà difficile, e il messaggio è che ‘c'è bisogno della polizia', ma non basta. Nel territorio ce ne sono tante di realtà positive, propositive, con una progettualità forte e fanno un grandissimo lavoro che meritava di essere riconosciuto un po' di più".

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