San Basilio, nonno pusher arrestato per la seconda volta in pochi mesi a 83 anni per spaccio di coca
Lo spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri trasformati in "piazze" per lo smercio al dettaglio, è un fenomeno che coinvolge tutti, dai giovanissimi minorenni utilizzati come vedette e per passare la merce ai clienti, a insospettabili incensurati e anziani, pagati per lo più per fare la "retta", ovvero per nascondere la droga in casa. Ieri i carabinieri della Stazione di San Basilio hanno nuovamente arrestato un anziano di 83 anni, già posto agli arresti domiciliari, perché in casa nascondeva 12 grammi di stupefacente tra hashish e cocaina, e tutto il necessario per realizzare le confezioni da vendere al dettaglio. L'uomo è stato fermato, giudicato per direttissima, e posto nuovamente ai domiciliari.
Il "nonno pusher" non era dunque le prima volta che incorreva nei controlli delle forze dell'ordine, volti a reprimere lo spaccio nel popolare quartiere del quadrante Nord-Est della capitale. I militari sono arrivati nuovamente a bussare alla sua abitazione nel corso di controlli mirati, e rivolti anche nei confronti di persone già sottoposto a misure cautelari e di sorveglianza, proprio come nel caso dell'anziano. Quando i carabinieri hanno bussato alla sua porta non ha fatto in tempo a disfarsi della droga ed è finito nuovamente nei guai.
L'83enne, di origini calabresi ma da tempo residente a San Basilio, era stato arrestato solo pochi mesi fa, lo scorso dicembre, perché fermato in possesso di due dosi di cocaina. I successivi controllo domiciliari avevano portato sempre i carabinieri della stazione locale a rinvenire quasi 3000 in contanti, ritenuti provento dell'attività di spaccio, 171 grammi di cocaina oltre a della marijuana.