Samanta, la mamma del bimbo ‘venduto’ in spiaggia a Ostia: “L’ho visto sta bene, non è vero niente”
Samanta, 18 anni, è la mamma del bambino che il padre avrebbe ‘venduto' sulla spiaggia di Ostia la scorsa domenica. In stato di choc ha potuto incontrare la madre solo oggi mentre i servizi sociali, che ora seguono il caso, stabiliranno se allontanarlo o no dal contesto familiare. Il bambino vive ad Ardea, in una zona popolare, assieme ai genitori e alla famiglia paterna. Una famiglia rom allargata, dove ci sono molti minori, povera ma che si trova in un contesto dignitoso anche se povero.
La giovane mamma, che oggi si è recata all'ospedale G. B. Grassi di Ostia, ha dovuto sottoporsi al tampone prima di poter vedere il piccolo. Ad accompagnarla Patrizia, la mamma del papà del bambino. Le due donne hanno portato al piccolo oggetti a lui familiari e qualche regalo per rassicurarlo, anche se ancora è difficile spiegargli cosa sia accaduto. Dopo l'incontro è stata proprio la famiglia a riferire a Fanpage.it che il bambino si trova in buone condizioni, che sembra aver superato lo choc di aver assistito alla scena dell'arresto del padre e che vorrebbero portarlo a casa con loro il prima possibile.
Prima che il bambino possa però tornare in seno alla sua famiglia, sarà necessario chiarire cosa è accaduto. Arrestato con l'accusa di aver tentato di ‘vendere' il figlio per prestazioni sessuali nei pressi di una spiaggia di Ostia in cambio di poche centinaia di euro, Amedeo (questo il nome del padre) si trova ora in carcere coperto da un'accusa infamante che la famiglia respinge al mittente.
La versione della famiglia di Amedo, il padre del bambino
"Non ha fatto nulla, non è vero quello che dicono e quando sarà tutto chiarito ci dovranno chiedere scusa. Amedeo vuole bene al bambino, tutti noi gliene vogliamo". La dinamica di quanto accaduto anche dalle parole dei familiari del 23enne rimane però ancora molto confusa: il giovane si sarebbe trovato in auto con il figlio quando avrebbe fatto un incidente, da cui si sarebbe allontanato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine essendo sprovvisto di assicurazione e documenti del veicolo. Cosa sia successo dopo però rimane tutto da chiarire: come sia stato possibile che sia stato accusato di ‘vendere' il figlio dai bagnanti finendo, secondo i familiari, vittima di un tragico equivoco.