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Salvatore Buzzi torna in carcere: deve scontare 4 anni e 9 mesi per il ‘Mondo di mezzo’

Il Tribunale di sorveglianza ha respinto la richiesta di Salvatore Buzzi per l’affidamento a Villa Maraini, dove avrebbe curato la propria dipendenza dall’alcol.
A cura di Natascia Grbic
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Salvatore Buzzi torna in carcere. Il ras delle cooperative si è costituito in serata a Orvieto dopo che il Tribunale di sorveglianza ha rigettato la richiesta di affidamento a Villa Maraini. Buzzi aveva chiesto di finire di scontare la pena nella struttura al fine di curare la sua dipendenza dall'alcol.

Ad annunciare la volontà di costituirsi è stato lo stesso Buzzi con un post sui social. "Oggi il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha rigettato il mio affidamento per alcol dipendenza presso la Comunità di Villa Maraini dove già mi recavo volontariamente da 17 mesi scrivendo testualmente nel provvedimento che nel dubbio meglio incarcerarmi – le parole di Buzzi – Mi sto costituendo ora presso il carcere di Orvieto per uscire dalla giurisdizione del Tribunale di Sorveglianza di Roma. Per protesta attuerò lo sciopero della fame contro questa ingiusta decisione".

Buzzi ha deciso di non costituirsi a Roma "al fine di essere giudicato da persone davvero imparziali ed obiettive. Almeno questa è la mia speranza".

L'inchiesta Mondo di Mezzo

Salvatore Buzzi, condannato nell'ambito dell'inchiesta ‘Mondo di mezzo‘, era uscito dal carcere a ottobre 2023. Secondo la Corte di Cassazione, il ras delle cooperative aveva messo su un sistema di corruzione dei funzionari pubblici al fine di favorire le sue strutture. In totale, Buzzi era stato condannato a dodici anni e dieci mesi. Al centro dell'inchiesta, che aveva scatenato un vero e proprio terremoto nella capitale, anche Massimo Carminati, pure lui tornato in carcere a fine febbraio per finire di scontare il residuo di pena per il quale è stato condannato. Pur riconoscendo l'esistenza di due organizzazioni criminali, la Cassazione aveva escluso che si potesse parlare di ‘mafia', facendo così cadere l'aggravante dell'associazione mafiosa.

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