Sabate, la leggenda dell’antica città sommersa nel Lago di Bracciano
Alle porte di Roma c'è la leggenda di una città sommersa nelle acque del Lago di Bracciano. La storia tramandata nel corso delle generazioni vuole che Sabate, o Sabazia, era un abitato antichissimo, del quale oggi non se ne conoscono né l'esatta localizzazione né le sue origini, che sfumano nel mito. L'ipotesi è che sia finita in profondità a causa di un cataclisma naturale, che l'ha inghiottita e trascinata nell'abisso. Ciò che è noto è che da questa leggendaria città ha preso il nome quel territorio della provincia a Nord di Roma, che si estende intorno al lago, stretto tra il litorale e la Tuscia, conosciuto appunto anche con il nome di Bacino Sabatino. Il termine Sabate deriverebbe dal dio Sabazio, divinità di origine traco-frigia legata a Dioniso, il cui culto ha conosciuto ampia diffusione in area greca nel periodo classico ed ellenistico, legato alla vegetazione, in particolare all’orzo e al grano.
Resti di una città sommersa nel Lago di Bracciano
Come riporta il progetto ‘Lago sabatino, Archeologia, Storia e Storia dell'Arte' di Sabate leggiamo per la prima volta nell'opera Italia Antiqua, testimonianza del 1624 dello storico e geografo tedesco Cluverio, che cita il testo di un certo Sozione, personaggio ignoto, che racconta come le acque del Lago di Bracciano "quando erano limpide, lasciavano intravedere sul fondale i resti di edifici e di statue appartenute ad un’antica città sommersa". Paolo Bondi da Fiumalbo nelle sue ‘Memorie storiche sulla città Sabazia', scritta alla metà del XIX secolo, identifica la città perduta con Trevignano Romano. Un'altra ipotesi ancora è che sia stato un abitato di epoca etrusca, fondato parallelamente alla nascita di Roma.
La leggenda della punizione divina e della fanciulla risparmiata
A Bracciano il ricordo della città scomparsa nel lago è legato alla fondazione della chiesa di Santa Maria del Riposo. La leggenda narra che dalla catastrofe si è salvata una sola fanciulla, l'unica che ha mostrato empatia nei confronti di un entità misteriosa, che ha distrutto Sabate per vendetta insieme a tutti i suoi abitanti. La ragazza ha trovato salvezza correndo senza mai girarsi fino al colle di Bracciano, dove oggi sorge la chiesa.