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Russell Crowe è il testimonial per Roma Expo 2030: “Al mio segnale scatenate l’umanità”

L’attore Russell Crowe è il testimonial per la candidatura di Roma per ospitare Expo 2030. “Non è solo la capitale d’Italia, è una delle capitali del mondo”.
A cura di Natascia Grbic
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È il gladiatore Russell Crowe il testimonial per la candidatura di Roma all'Expo 2030. L'attore, che ama moltissimo la città eterna, ha chiesto di votare per la capitale italiana: "Roma non è solo la capitale d'Italia, è una delle capitali del mondo", dice. E conclude, con una battuta che ricalca il film vincitore di ben cinque premi Oscar: "Expo 2030, al mio segnale liberate l'umanità".

L'attore neozelandese, con lo sfondo del Colosseo, ha parlato di "un sogno chiamato Roma. È la città eterna, una meraviglia per tutti i visitatori e uno dei gioielli del mondo. Mi chiamo Russel Crowe e sono un anziano generale, diventato schiavo e gladiatore. Ma è una vecchia storia. Oggi sono l'ambasciatore di Roma nel mondo. Roma è sempre magica, non è solo la capitale d'Italia, è una delle grandi capitali del mondo. Una città che ha sempre aperto le braccia a tutta l'umanità".

All'Assemblea Generale del Bureau International des Expositions (Bie) erano presenti per presentare la candidatura la premier Giorgia Meloni, il presidente della Regione Lazio Francesco Roca e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

"A Roma ogni Nazione troverà il proprio spazio, da pari tra pari, e avrà la possibilità di mettere in mostra la propria identità – ha dichiarato Meloni al Bie – Non importa quanto grande o piccolo tu possa essere, a Roma sappiamo che tutti hanno qualcosa di unico da offrire e vogliamo che contribuiscano in condizioni di parità. A nostro avviso, questa è l'essenza di una cooperazione responsabile e inclusiva. Per questo siamo pronti ad attivarci per garantire pari opportunità, anche dal punto di vista economico, per la partecipazione più ampia possibile alla nostra Expo Mondiale".

"L'Expo di Roma, inoltre, non si concluderà dopo i suoi sei mesi di esposizione – prosegue Meloni – I padiglioni rimarranno a disposizione di tutte le Nazioni che ne faranno richiesta, per consentire loro di mantenere una propria rappresentazione, di istituire centri di ricerca e tecnologia, di conservare uno spiraglio di dialogo. La nostra eredità, l'eredità dell'Esposizione Universale in Italia, mira a costruire un percorso di progresso per la comunità internazionale; per mostrare che i nostri obiettivi per il millennio possono essere raggiunti, che non sono solo parole e che il rapporto tra le persone e il loro ambiente può essere davvero migliorato lavorando insieme". "Scegliere di ospitare l'Expo 2030 a Roma significa scegliere tutto questo".

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