Rubava defibrillatori nelle stazioni della metro C a Roma: arrestato 36enne
Le numerose denunce di furti di defibrillatori automatici ricevute nelle scorse settimane avevano allertato i carabinieri della Capitale, che si erano messi sulle tracce dell’autore del grave gesto. Il giallo è stato finalmente risolto e il pomeriggio di lunedì 7 agosto i militari del nucleo Scalo Termini hanno arrestato un 36enne romano, gravemente indiziato del reato di furto aggravato: accusato di aver rubato due dispositivi salvavita dalle teche situate nelle fermate della linea metro linea C.
Le indagini e l'arresto
Era da un po’ che i carabinieri avevano cominciato a ricevere denunce da Atac in merito a furti di defibrillatori automatici, dal costo di 2mila euro ciascuno: diversi apparecchi salvavita erano stati sottratti dalle loro postazioni nelle varie fermate della metro C. I militari hanno allora avviato un’approfondita attività d’indagine: attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza interne alla linea C, i carabinieri sono infine riusciti a risalire al presunto autore degli illeciti. Nel pomeriggio del 7 agosto, i carabinieri del nucleo Scalo Termini hanno individuato l’uomo mentre effettuava l’ennesimo furto alla fermata di Torre Maura: dopo averlo atteso a Termini, sono riusciti a fermarlo. Il giovane, un 36enne romano disoccupato e con precedenti, aveva con sé il defibrillatore appena rubato a Torre Maura e anche il bottino del giorno precedente, quando un altro defibrillatore era stato sottratto alla stazione Finocchio.
I dispositivi salvavita sono stati restituiti all’Atac che ha provveduto a rimetterli nelle teche così da essere pronti per ogni necessità. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto del 36enne e ha disposto per il giovane l'obbligo di dimora nel comune di residenza, Zagarolo, con l’obbligo di farsi trovare presso il domicilio negli orari stabiliti.
Le apparecchiature in questione sono fondamentali per garantire un intervento tempestivo in caso di attacco cardiaco: nell’ultimo periodo, complice anche l’ondata di caldo che ha interessato la Capitale, i defibrillatori si sono rivelati cruciali in almeno due diverse occasioni: lo scorso 4 agosto in largo Re Ina a Montespaccato e il 24 luglio nei pressi della metro Rebibbia, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno salvato la vita a due uomini, grazie all’utilizzo dei dispositivi presenti nell’area.