Rubato a Natale lo striscione per Alessia Sbal, travolta e uccisa da un tir sul Raccordo Anulare
Ignoti hanno rubato lo striscione dedicato ad Alessia Sbal sul Grande Raccordo Anulare. A denunciarlo, a la Repubblica, è la sorella della donna, Ilaria. "Riportatelo al loro posto", l'appello di una famiglia disperata che proprio il giorno di Natale ha scoperto che erano stati tagliati i ganci allo striscione.
"Anas ci ha spiegato che non sono stati loro, abbiamo chiamato la polizia – le parole della mamma riportate dal quotidiano – Su quel manifesto c'era il sorriso di mia figlia. Me lo hanno strappato di nuovo. Il 23 ero andata a portare i fiori e c'era ma il 24 non ce l'ho fatta. Il 25 era già sparito".
Alessia è stata travolta e uccisa da un tir la sera del 4 dicembre mentre si trovava sulla corsia d'emergenza del Grande Raccordo Anulare. La 43enne era stata tamponata poco prima da un camion che però aveva continuato la sua corsa. Testimone di quanto accaduto un'amica, che in quel momento era al telefono con lei. "Mi hanno tamponato, devo attaccare", le parole di Alessia alla ragazza. La 43enne ha costretto il conducente del camion ad accostare sulla corsia d'emergenza, e ha cominciato a discutere con lui. Nel frattempo ha chiamato il 112 per segnalare l'accaduto. Il conducente del tir è però risalito sul mezzo per allontanarsi: quando ha cominciato al manovra ha preso il pieno la donna, che voleva fargli assumere le sue responsabilità.
Per Alessia Sbal non c'è stato nulla da fare: trascinata per diversi metri dal tir, è morta praticamente sul colpo. Il camionista accusato di averla uccisa non si è fermato ed ed è andato via. Rintracciato qualche giorno dopo, ha dichiarato di non essersi reso conto di averla investita. Arrestato, deve rispondere dell'accusa di omicidio stradale.