Rubano una luminaria di Natale a forma di cigno per fare colpo su una ragazza, assolti due amici

Denunciati per aver rubato un cigno luminoso di Natale per fare colpo su una ragazza, il giudice li ha assolti. Una sentenza che è arrivata, perché non c'è stato alcun danno alle cose, quando hanno portato via la luminaria. L'episodio, che ha dell'incredibile, è accaduto nel Comune di Pontecorvo, in provincia di Frosinone. Protagonisti sono due amici, che hanno dovuto rispondere davanti al giudice di furto aggravato e ricettazione. Finiti entrambi a processo, difesi dall'avvocato Pasquale Di Gabriele, il giudice del Tribunale di Cassino li ha assolti.
Nello specifico il furto aggravato è stato derubricato a furto semplice; il sindaco non presentandosi in aula ha di fatto ritirato tacitamente la sua querela. Il reato di ricettazione contestato all'amico non è andato avanti perché è stato dimostrato che quest'ultimo non sapeva di avere la luminaria nascosta nel suo giardino.
Il cigno rubato per fare colpo su una ragazza
I fatti risalgono alle festività natalizie del 2020, quando la sera dell'8 dicembre, Festa dell'Immacolata Concezione, una luminaria a forma di cigno allestita dall'amministrazione comunale di Pontecorvo è sparita. I carabinieri l'hanno ritrovata nelle ore seguenti in un giardino di Esperia. Dagli accertamenti successivi e durante il processo nel quale erano imputati i due amici è venuto fuori che il cigno era stato rubato per fare colpo su una ragazza. Quella che doveva essere una "sorpresa romantica" è diventata una vicenda giudiziaria, che fortunatamente si è conclusa con un'assoluzione.
Uno dei ragazzi ha rubato la luminaria per poi nasconderla, con l'intenzione di installarla nel giardino della giovane e stupirla. Nel frattempo l'ha messa nel giardino dell'amico, ignaro di tutto. Dalle verifiche svolte dalla polizia giudiziaria, che hanno portato all'assoluzione infatti è emerso che chi ha rubato la luminaria non ha in concreto commesso alcuna violenza sulle cose, dunque non ha provocato danni, mentre chi la teneva in casa non lo sapeva.