Roma, sospesa apertura centri vaccinali di Valmontone e Tor Vergata a causa stop Johnson&Johnson
A causa del blocco del vaccino di Johnson&Johnson è stata sospesa l'apertura di due nuovi hub vaccinali in provincia di Roma: si tratta dell'hub di Tor Vergata, nei pressi della Vela di Calatrava, e dell'hub dell'outlet di Valmontone, il primo drive-in del Lazio. In entrambi doveva essere somministrato proprio il vaccino Johnson&Johnson e tutti e due avrebbero dovuto essere inaugurati il 19 aprile. Nel Lazio dovevano arrivare 18mila dosi, di cui 10mila sarebbero servite per vaccinare la popolazione carceraria della regione (detenuti, agenti e operatori). Questo stop ritarderà l'apertura dei nuovi centri, ma la speranza è quella che la situazione si possa sbloccare la prossima settimana e comunque prima della fine del mese, quando è previsto l'arrivo di un nuovo carico di dosi. Su questo vaccino il piano italiano faceva molto affidamento per tre motivi: si tratta di un siero monodose, e cioè non necessita di richiamo, è facilmente maneggevole e proprio per questo avrebbe potuto sostituire AstraZeneca nelle somministrazioni presso gli studi dei medici di famiglia e nelle farmacie.
Prevista la consegna di 7,3 dosi Johnson&Johnson per maggio e giugno
Nel secondo trimestre del 2021 (aprile, maggio e giugno) è prevista la consegna in Italia di 7,3 milioni di dosi Johnson&Johnson (vuol dire 7 milioni di vaccinati, dato che è un siero monodose) e ben 15,9 nel terzo trimestre dell'anno (luglio, agosto e settembre). La prossima settimana l'Ema, l'agenzia europea del farmaco, si esprimerà ufficialmente sulla correlazione tra l'utilizzo di questo farmaco e i rarissimi casi di trombosi (6 casi su 7 milioni di somministrazioni) riscontrati negli Stati Uniti che hanno portato al blocco temporaneo delle somministrazioni in America e delle consegne in Europa. Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: "Seguiamo in queste ore con la massima attenzione la valutazione dei dati che emergono. Il nostro auspicio è che presto possano esserci elementi di chiarezza che ci consentano di iniziare ad utilizzare un vaccino che riteniamo importante per la nostra campagna. Anche rispetto a JJ, come in tutte le altre occasioni, l'Italia valorizzerà le indicazioni della comunità scientifica".