Roma, si schiantò contro un albero mentre guidava il bus: l’autista stava cercando il telefono
Il conducente si era piegato per prendere il cellulare dalla borsa poggiata accanto la postazione di guida del suo bus non accorgendosi che quel tratto di strada sulla Cassia che stava percorrendo curvava verso sinistra. Quando ha rialzato lo sguardo era troppo tardi per deviare la rotta, rendendo inevitabile lo schianto contro un albero della zona. Con questa ricostruzione ad opera del pm Gennaro Varone, la Procura di Roma ha chiuso le indagini sull'indicente stradale che ha coinvolto un autobus della linea 301 avvenuto nel 2019, nel quale rimasero ferite 67 persone.
Adesso l'autista dell'Atac rischia di essere processato per lesioni stradali, reato con citazione diretta che non rientra tra quelli congelati dalla Procura per via dell'emergenza Covid-19, motivo per cui non dovrebbe subire alcuno stop. Oltre alle lesioni stradali, il pm contesta all'indagato anche la violazione di due articoli del codice stradale: il 140, che impone a ogni utente della strada di comportarsi in modo tale da non risultare un pericolo per la sicurezza, e il 172, che vieta l'utilizzo del cellulare alla guida. Sono 14 invece i passeggeri individuati dalla Procura come possibili parti offese, avendo subito lesioni superiori ai 40 giorni. Dalle indagini è comunque emerso che il conducente, che risultò negativo agli esami per accertare se avesse bevuto o consumato stupefacenti, stava rispettando il limiti di velocità di 30 chilometri e che la manutenzione del mezzo fu sempre svolta a intervalli regolari, escludendo così problemi meccanici.
Lo schianto avvenuto il 16 ottobre 2019
L'indicente è avvenuto attorno le 9 di mattina il 16 ottobre del 2019, sulla Cassia all'altezza del Teatro Patologico. Al momento dello schianto a bordo erano presenti diversi passeggeri: furono 67 i feriti totali, quasi tutti in modo lieve e con prognosi inferiori ai 20 giorni, mentre furono nove i feriti in codice rosso (tra i quali anche l'autista), sebbene nessuno fosse in pericolo di vita. Alcuni testimoni a bordo del veicolo al momento dell'impatto con l'albero riferirono che l'uomo stava utilizzando il telefono, ipotesi poi accertata al termine delle indagini. Molte persone continuarono a recarsi al pronto soccorso anche nei giorni successivi all'incidente, sostenendo di essere coinvolti nell'accaduto: ciò spinse la polizia locale di Roma ad avviare controlli per verificare chi erano i passeggeri effettivamente a bordo e confrontarli con le denunce arrivate nelle ultime ore, per scongiurare che qualche sciacallo potesse approfittare della situazione, fingendo di essere rimasto coinvolto e provando a farsi risarcire i danni dall'assicurazione.
