Roma si prepara alla zona rossa: ultimo weekend in zona gialla, allerta assembramenti
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Da lunedì 15 marzo il Lazio entra in zona rossa. Il passaggio di fascia,ufficializzato nel pomeriggio di ieri, ha provocato non poco sconforto nei romani che, a un anno dal lockdown nazionale di marzo 2020, vedono di nuovo la loro vita quasi completamente paralizzata a causa della pandemia. Nella speranza che la vaccinazione dia presto i suoi risultati chiude le scuole di ogni ordine e grado, ristoranti e bar solo per asporto, chiuse le attività commerciali tranne quelle giudicate essenziali. "Il Lazio è stata la regione che forse è stata più tempo in zona gialla rispetto alle altre regioni e questa è stato un grande risultato anche perché è la regione con la più grande metropoli italiana, dove ogni giorno entrano ed escono 600 mila persone, dunque veramente contenere il virus è stato un sacrificio di tutti, ma dai dati che abbiamo le varianti sono molto pericolose", ha sottolineato ieri Nicola Zingaretti, invitando i cittadini a rispettare le regole.
Oggi e domani ultimo weekend in zona gialla, così locali e ristoranti hanno fatto il pienone di prenotazioni, ed è allarme per possibili assembramenti nei quartieri della movida e sul lungomare. Polizia Locale e forze dell'ordine sono pronte a chiudere piazze e spiagge nel caso i numeri di persone presenti superino il consentito. Saranno 2000 gli uomini in campo che sorveglieranno i punti critici del territorio della capitale, mentre delle pattuglie osserveranno il flusso di auto in direzione di mare e laghi. In molti si chiedono la ragione di far partire il passaggio di fascia il lunedì e non nel weekend così da evitare proprio pericolosi assembramenti.
L'andamento dei contagi a Roma e nel Lazio
Nella Regione Lazio ieri si sono registrati 1757 nuovi casi di contagio di Covid-19 e 24 morti. Nella capitale i casi sono stati 884, numeri uguali a quelli di due mesi fa, segno che le nuove varianti più contagiose stanno provocando un'accelerazione nella curva che ha ricominciato a salire dopo settimane di lenta discesa. Con l'aumento dei contagi e le nuove varianti più aggressive è tornata a salire la pressione sulle terapie intensive: il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di area medica è del 32%, le terapia intensive al 28% subito al di sotto dei livelli di allerta. L'incidenza del contagio è di 173 per 100.000 abitanti e l'indice Rt è a 1,3 (il passaggio in zona rossa avviene a 1,25).