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Roma: sequestrata la sede degli Irriducibili della Lazio in via Amulio

È stata sequestrata questa mattina la sede degli Irriducibili in via Amulio all’Appio. I locali, di proprietà dell’Inail, erano occupati da tempo dal gruppo di tifosi di estrema destra, il cui leader Fabrizio Piscitelli detto Diabolik è stato ucciso in un regolamento di conti legato al narcotraffico.
A cura di Redazione Roma
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Gli uomini della questura di Roma, guidati dalla Digos, hanno sequestrato la sede del gruppo degli ultras della Lazio Irriducibili in via Amulio, nel quartiere Appio a Roma. I locali, di proprietà dell'Inail, erano occupati dal gruppo ultras di estrema destra famigerato per le sue azioni fuori e dentro le curve degli stadi.

Dopo l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, avvenuto il 7 agosto del 2019 al parco degli Acquedotti a Roma, il gruppo è rimasto orfano del leader che lo aveva rilanciato ma ha continuato la sua attività cambiando il nome più semplicemente in Ultras Lazio. Lo scorso settembre, dopo che da più parti politica e società civile avevano chiesto lo sgombero dello stabile, la stessa sindaca di Roma Virginia Raggi era intervenuta per chiederne la liberazione.

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"Roma ringrazia forze ordine per sequestro sede degli ex Irriducibili in via Amulio: occupavano locali proprietà dell'Inail. Da tempo chiesto sgombero e ora locali sono stati liberati! A Roma non c'è spazio per violenze e prepotenze. Avanti a testa alta per ripristinare legalità". Così su Twitter Raggi ha commentato l'operazione.

La presa di posizione della prima cittadina era arrivata anche a seguito della notizia di 44 provvedimento di Daspo ai danni di altrettanti membri del gruppo ultras. Secondo gli inquirenti il confine tra l'organizzazione dedita al narcotraffico capeggiata da Diabolik e le attività del gruppo ultras era davvero sottile, tanto che molti degli elementi apicali degli Irriducibili erano utilizzati come ‘picchiatori' all'interno dell'organizzazione criminale. Colpiti dal provvedimento due tra i luogotenenti più in vista di Piscitelli Ettore ‘Pluto' Abramo e Aniello Marotta.

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