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Roma sempre più inquinata, la mappa delle zone più pericolose: ecco a che serve la Fascia Verde

La mappa dei livelli di No2, biossido di azoto, a Roma: un monitoraggio realizzato da Cittadini per l’Aria che mette in evidenza come la città sia sempre più inquinata.
A cura di Enrico Tata
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La mappa delle concentrazioni di NO2 a Roma
La mappa delle concentrazioni di NO2 a Roma

No2, biossido di azoto: l'Unione Europea ha multato l'Italia per gli sforamenti avvenuti a Roma nei livelli di questo gas pericoloso per la salute e per l'ambiente. L'Organizzazione Mondiale per la Sanità classifica il particolato (PM), il biossido di azoto (NO2), il biossido di zolfo (SO2) e l’ozono troposferico (O3) come gli inquinanti atmosferici più nocivi. E l'No2 è prodotto in larga parte dal traffico veicolare e soprattutto dalle macchine Diesel. È per abbattere le emissioni di questo gas che il Comune di Roma ha varato regole tanto stringenti sugli accessi alla Fascia Verde, divieti che nelle prossime settimane saranno modificati.

Cittadini per l'Aria ha effettuato un monitoraggio per esaminare i livelli di No2 nella città di Roma, che risulta sempre più inquinata. La media mensile della città, nel 2023, è stata di 42,69 μg/m³ rispetto ai 40 μg/m³ del 2020. Tra febbraio e marzo 2023 il 99 per cento dei 387 campioni ha misurato concentrazioni di biossido di azoto superiori alla soglia di 10 μg/m³ che i ricercatori dell’OMS indicano come valore in cui si verifica un impatto sulla salute umana. Il 24% dei campionatori supera i 50 μg/m³ e l’8% supera addirittura i 60 μg/m³.

Le situazioni più pericolose sono nel centro storico, con picchi oltre 83 μg/m³. A Piazza Venezia il dato è di 52.7 μg/m³ e in via del Teatro Marcello, proprio sotto il Campidoglio, è di 65.6 μg/m³. Allarmanti anche le situazioni di via della Greca (60.2 μg/m³) e di San Lorenzo, che raggiunge addirittura 72 μg/m³. È di 66.7 μg/m³ il dato rilevato all’Esquilino e in via Druso si registra il dato cittadino più elevato 83.9 μg/m³). Livelli alti su tutte le strade consolari: Prenestina 61.3 μg/m³, Casilina 81.7 μg/m³, Palmiro Togliatti 63.4 μg/m³, Tuscolana 62.4 μg/m³, Ostiense 67.7 μg/m³, Nomentana 55.9 μg/m³, Cassia 50.5 μg/m³, Flaminia 57 μg/m³, Aurelia 53.8 μg/m³, Portuense 52.7 μg/m³, Laurentina 47.3 μg/m³.

La mappa delle concentrazioni di NO2 a Roma
La mappa delle concentrazioni di NO2 a Roma

L'indagine è stata realizzata grazie all'aiuto di 500 cittadine e cittadini e molti hanno deciso di monitorare le scuole: ebbene sulle circa 80 scuole monitorate in città, quasi il 40 per cento si attesta su concentrazioni tra i 30 e i 40 μg/m³ e il 30% tra i 40 e i 50 μg/m³. Quindi, anche in questo caso, la maggior parte delle scuole supera di gran lunga il valore limite indicato dall'Oms.

Secondo le stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, l’inquinamento atmosferico che deriva dai tre principali inquinanti, NO2, PM2.5 e O3 (ozono), è responsabile di quasi cinquemila morti evitabili. L'No2, in particolare, favorirebbe l'insorgenza di malattie respiratorie e cardiovascolari.

Secondo Alessandra Grasso, coordinatrice della campagna su Roma, "il cambiamento è necessario e non più rinviabile, per quanto possa apparire drastico e difficoltoso, se si vuole salvaguardare la salute pubblica e al contempo migliorare la vivibilità cittadina. Il Comune mantenga il proprio impegno dimostrato nella volontà di migliorare l’aria che i cittadini respirano in ogni punto della città e investa maggiormente sullo sviluppo dei mezzi pubblici, della mobilità condivisa e sulle infrastrutture per la mobilità attiva. Le persone sono pronte al cambiamento, ma hanno bisogno di strumenti a supporto da parte delle Amministrazioni”.

E per Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l'aria, "il passo avanti che il Comune di Roma si accinge a fare rappresenta un passaggio fondamentale per modificare la mobilità, la qualità ambientale di Roma e la salute dei cittadini romani".

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