Roma, scontri prima del derby: arrestato l’ultras laziale di estrema destra Claudio Corbolotti
C'è un secondo arrestato per gli incidenti di stamattina tra ultras della Lazio e della Roma, interrotti dall'intervento delle forze dell'ordine. Oltre a un tifoso giallorosso è stato fermato e arrestato anche Claudio Corbolotti, 59 anni, una lunga militanza tra Curva Nord e politica. L'uomo è stato fermato dopo gli incidenti avvenuti davanti al Bar River su lungotevere Maresciallo Diaz, dove armati di coltelli e spranghe, un centinaio di romanisti e altrettanti laziali si sono affrontati fino alle cariche e ai lacrimogeni delle forze dell'ordine, che presidiavano la zona dello stadio in attesa del derby dell'Olimpico.
Un'altra tifosa biancoceleste è stata fermata all'ingresso dello stadio per resistenza a pubblico ufficiale, rifiutandosi di sottoporsi ai controlli di identità. Sei invece i tifosi (due biancocelesti e quattro giallorossi), denunciati perché trovati in possesso di fumogeni. Nelle prossime ore le indagini sugli scontri di questa mattina potrebbero portare. a nuovi fermi e denunce.
Chi è Claudio Corbolotti, l'ultras della Lazio arrestato prima del derby
Claudio Corbolotti è stato a lungo un militante del Msi, candidato nel 1993 alle elezioni comunali di Roma (senza essere eletto), ha poi continuato a fare politica con Forza Nuova fino a essere assunto nella segreteria del gabinetto dell'ex sindaco Gianni Alemanno, uno dei tanti "neri" chiamati in Campidoglio in quegli anni. È il 2008, il suo nome non passa inosservato, ma nonostante le
Saluti romani e giornalisti aggrediti: il curriculum dell'estremista di destra
Nel 2019 è stato proprio Corbolotti a guidare, alla vigilia del 25 aprile, gli Irriducibili a Piazzale Loreto a Milano, esponendo uno striscione con su scritto "Onore a Benito Mussolini", scandendo il "presente" per tre volte accompagnato dai saluti romani. Proprio per quella manifestazione l'estremista di destra è stato condannato per apologia del fascismo. Nel 2020 è stato invece arrestato per aver aggredito una troupe Rai della trasmissione "Storie Italiane", che stava documentando a Ponte Milvio come molte persone si trovavano senza mascherine in gruppo, nonostante la normativa anti Covid. Con lui furono fermati altri esponenti dell'estrema destra.