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Roma pulita entro dicembre, ha promesso Gualtieri. Ma i romani cominciano a non fidarsi

Il piano di pulizia straordinaria di Roma procede a ritmo serrato, ma i cittadini, nonostante le attività siano cominciate da appena una settimana, sembrano aver già esaurito la pazienza.
A cura di Enrico Tata
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Il neosindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha promesso di pulire la città entro Natale. Due mesi di pulizia straordinaria per disostruire le caditoie, i tombini e raccogliere la spazzatura abbandonata accanto ai cassonetti. Il piano procede a ritmo serrato, ma i cittadini, nonostante le attività siano cominciate da appena una settimana, sembrano aver già esaurito la pazienza. Twitter è sommerso di fotografie di romani che si lamentano dei cumuli di immondizia sulle strade e dei continui allagamenti dovuti ai tombini ostruiti. Un fatto di cui si è accorto lo stesso primo cittadino, che durante l'assemblea dell'Anci ha dichiarato: "Abbiamo lanciato il piano di pulizia straordinaria, durerà 60 giorni, ma già tutti i giorni mi mandano foto dicendomi ‘ma ancora Roma non è pulita, ancora non sono stati risolti tutti i problemi'. Queste sono le cose che giustamente mi dicono, le esigenze dell'opinione pubblica. I cittadini sono esigenti, sono diventati ‘milanesi' in poche ore", ha detto facendo una battuta al sindaco di Milano, Beppe Sala.

Pulizia straordinaria, i romani chiedono risposte immediate

I cittadini sono esigenti, ha detto Gualtieri. E in effetti sono tante le fotografie su Facebook, Twitter e Instagram che immortalano i cumuli di rifiuti: "Ecco quest'oggi ore 9.20 lo stato nel quale versa il tratto di strada che porta al mio ufficio siamo a #Roma centro in Via G. Pierluigi da Palestrina, meno di 100 mt da Piazza Cavour quartiere Prati. C'è ancora parecchio da fare", un esempio dei tweet. E ancora un post della conduttrice Rita Dalla Chiesa: "Non ce la facciamo più’!!!!! Un odore nauseabondo. Roma Nord. Benvenuto, sindaco Gualtieri".

Insomma, le aspettative dei romani sono alte, forse troppo alte. Il leader di Azione, Carlo Calenda, sostiene che per pulire Roma servirebbe un anno e certo non due mesi: "Il primo atto del Sindaco Gualtieri è un piano di pulizia straordinaria della città. Un punto del nostro programma, annunciato 7 mesi fa. Ne siamo felici ma attento Roberto quando prometti che ripulirai Roma ‘entro Natale'. Noi avevamo previsto una durata di un anno. Sparita anche la cancellazione delle scritte vandaliche, che in alcune zone sono una vera piaga. Il decoro urbano e' fondamentale. Sei sicuro che bastano 2 mesi per ripulire la città, malridotta e grande 7 volte Milano? Attento a non passare subito dai buoni propositi agli slogan".

Rischio nuova emergenza rifiuti per Natale

A pesare sul piano di pulizia straordinaria e sulla volontà del sindaco di ripulire Roma sono anche i problemi strutturali di Ama nella raccolta dei rifiuti, cioè l'insufficienza di impianti di trattamento e la mancanza di una discarica di servizio. E il rischio è che a Natale, periodo dell'anno in cui i consumi e gli scarti aumentano esponenzialmente, la città si possa ritrovare ancora una volta in emergenza. Per questo il Campidoglio, con il sindaco e l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi, e la Regione Lazio, con l'assessore ai Rifiuti Massimiliano Valeriani, stanno cercando di trovare soluzioni immediate. Una di queste è l'accordo stretto con una società di Mantova, la Mantova Ambiente, per poter utilizzare la loro discarica fino al 31 dicembre 2022.

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