Roma, operazione contro i mini market: sequestrati 2000kg di frutta di dubbia provenienza
Frutta e verdura senza prezzo e provenienza. E così la polizia locale di Roma ha sequestrato più di 2000kg di prodotti venduti dai mini market non rispettando le norme. I controlli sono stati effettuati nelle ultime 24 ore e si sono concentrati in due zone della capitale: Montemario e Montagnola, quartieri di Roma Nord. Durante le verifiche, gli agenti hanno visto che i prodotti esibiti in una frutteria in zona Montemario non avevano le etichette per conoscere la provenienza. Stessa situazione per un'attività commerciale nella zona di Montagnola. Con frutta e altri beni deperibili senza alcuna indicazione. Non si poteva quindi risalire a dove provenivano né era indicato il prezzo. Così gli agenti dell'VIII Gruppo Tintoretto della polizia locale hanno sanzionato i titolari dei mini market. Ma, dal momento che si trattata di prodotti che scadevano a breve, sono stati donati a un'associazione attiva nel campo sociale e assistenziale.
La multa per chi non espone i prezzi varia dai 516 euro a 3.098 euro
Le multe per irregolarità nell'esposizione della merce variano, secondo quanto indicato nel regolamento 543/2011. Se si vende frutta e verdura senza essere iscritti alla Banca dati, si può essere sanzionati fino a 1500 euro. Quando non vengono forniti i documenti durante i controlli, allora si rischiano 516 euro di multa. Se invece ci sono errori in etichetta, la multa è di 1.100 euro, sui documenti è invece di 516 euro. 1100 euro è poi la sanzione per informazioni mancanti come categorie di qualità, calibro, così come se c'è un errore nell'indicazione del prodotto. Se poi si utilizza imballaggi non conformi alle norme, la multa allora può arrivare fino a 2.066 euro.