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Roma, nuove regole su affrancazione: case piani di zona possono essere vendute a prezzo di mercato

Novità sugli alloggi dei piani di zona e sulle cosiddette affrancazioni dal prezzo massimo consentito: la delibera approvata dall’Assemblea Capitolina.
A cura di Enrico Tata
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Novità sugli alloggi dei piani di zona a Roma. Questo strumento aveva l'obiettivo di acquisire aree periferiche della città per costruire alloggi a carattere economico e popolare. Il suolo spesso veniva concesso in "diritto di superficie" e non in piena proprietà. Questi alloggi, inoltre, possono essere venduti o affittati soltanto a una quota inferiore al "prezzo massimo di cessione e locazione", un prezzo molto più basso rispetto a quello di mercato. I proprietari degli immobili (quelli che avevano trasformato il diritto di superficie in diritto di proprietà) potevano chiedere al Comune la cosiddetta "affrancazione" dal prezzo massimo di cessione e vendere così a un prezzo di mercato. Questa procedura burocratica, tuttavia, era lenta e farraginosa. L'Assemblea Capitolina ha approvato oggi proprio una delibera sulle affrancazioni, che già aveva ottenuto l'ok dalla giunta il 21 dicembre scorso su proposta dell'assessore all'Urbanistica, Maurizio Veloccia. In pratica la delibera riconosce la cessazione del vincolo del prezzo massimo di cessione dopo 20 anni in diritto di proprietà. In questo modo i proprietari degli immobili nei Piani di Zona potranno vendere le loro case senza limitazioni a prezzo di mercato e quindi senza effettuare la procedura di affrancazione. "Facciamo un passo in avanti importante su un tema che riguarda tante persone e famiglie a Roma. In questo modo diamo maggiori certezze su una questione complessa sulla quale nel 2020, da Ministro dell’Economia, ero intervenuto con un decreto per semplificare le procedure. Abbiamo voluto agire subito con un provvedimento che contribuisce a fare chiarezza", ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Quella delle affrancazioni, ha spiegato Veloccia, "è una vicenda annosa e complessa: basti dire che al nostro arrivo abbiamo trovato una situazione che contava quasi 8mila istanze presentate, la maggior parte delle quali inevase. Pratiche dietro le quali ci sono altrettante famiglie o persone che attendono una risposta da Roma Capitale, alcune delle quali si trovano in situazioni critiche o addirittura drammatiche. Per questo motivo abbiamo deciso di occuparci immediatamente di questo tema. Sappiamo bene che questo provvedimento risolve solo una parte della questione, ma con l’approvazione di questa delibera entro i primi 100 giorni di mandato diamo un chiaro segnale dell’inversione di rotta che vogliamo imprimere. Stiamo già lavorando all’informatizzazione e alla dematerializzazione di tutte le pratiche per consentire ai cittadini di conoscere lo stato della loro richiesta e agli uffici di lavorare più agilmente e smaltire tutto il lavoro arretrato".

"ttraverso l'approvazione di questa delibera, per tutti i beni già convenzionalmente in diritto di piena proprietà o oggetto di successiva trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà, cadono i vincoli derivanti dalla Convenzione ed in particolare quelli legati al prezzo massimo di cessione e al canone di locazione.Questo rende di fatto gli immobili liberamente commerciabili senza alcuna limitazione di prezzo o altri vincoli derivanti dalla Convenzione", spiega la consigliera capitolina Antonella Melito,  Partito democratico, vicepresidente della commissione Urbanistica.

Qua l'elenco dei piani di zona di Roma Capitale. 

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