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Roma-Lido, folla corre per non perdere il treno e travolge 16enne. La mamma: “Lo hanno ignorato tutti”

“Mi chiedo come sia possibile tanta indifferenza di fronte ad un ragazzo in difficoltà: sarebbe bastata una parola di conforto”, ha scritto la donna. È rimasto a terra sanguinante fino all’arrivo di alcuni autisti.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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"Lo hanno urtato, è caduto per terra ed ha iniziato a perdere sangue. Stava male e nessuno si è fermato". È quanto accaduto ad un ragazzo di 16 anni, rimasto vittima della ressa della stazione di Roma Lido centro di Ostia all'ora di punta. A raccontarlo sui social network, la madre del sedicenne.

"Stava andando a scuola, doveva prendere il treno direzione Cristoforo Colombo – spiega la mamma dell'adolescente – Il treno stava arrivando ed è iniziata la corsa dalla banchina verso il convoglio. È stato urtato e sbattuto violentemente a terra". Ed è rimasto lì, sanguinante, mentre la folla correva verso il treno senza curarsi di lui fino all'arrivo di alcuni dipendenti che lo hanno aiutato. Soccorso in ospedale, ha ricevuto quattro punti al mento e lievi contusioni al ginocchio. Ma tanta paura.

Cosa è successo quella mattina

"Aveva appena superato i tornelli nel sottopassaggio quando tutti si sono resi conto che stava arrivando il treno ed è iniziata la solita corsa contro il tempo per prenderlo". La folla ha iniziato a correre verso la banchina e verso il convoglio, ancora più timorosa di perderlo dopo che, come accaduto qualche giorno fa per il nubifragio, alle prime gocce di pioggia possa terminare il servizio della Roma-Lido, oggi Metromare.

Fra loro il sedicenne rimasto vittima della ressa. "È stato sbattuto a terra e non è riuscito a rialzarsi – continua nel messaggio sui social – Sarà stato involontariamente, senza dubbio, ma quanto accaduto è poco giustificabile: ha iniziato a perdere molto sangue nella totale indifferenza di tutti i presenti, sia di quelli che dovevano prendere il treno, che di quelli appena arrivati che procedevano verso l'uscita del sottopassaggio, in direzione opposta".

La telefonata a casa

Ancora a terra, il ragazzo preoccupato ha immediatamente chiamato la madre: stava perdendo sangue e si stava sentendo male. Ancora al telefono, è stato spronato dai familiari e ha trovato la forze per alzarsi e uscire, cercando aiuto. "Capisco che stava perdendo sangue e che magari non era molto igienico, ma sarebbe bastata anche solo una parola o un gesto di conforto da un qualsiasi padre o madre che questa mattina ha assistito a questa scena. Mi vergogno per voi di questa indifferenza che purtroppo è stata generale e parliamo di veramente tante persone", aggiunge.

"Ringrazio gli autisti che una volta raggiunti da mio figlio lo hanno soccorso e gli hanno dato quel minimo di conforto che avrebbe aiutato chiunque. Dopo siamo arrivati noi e lo abbiamo portato in ospedale – poi l'amara considerazione – Mi chiedo come è possibile tanta indifferenza di fronte ad un ragazzo in difficoltà".

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