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Giubileo 2025

Roma invivibile, prendere la metro è diventato impossibile: il Giubileo adesso ci fa paura

Prendere la metropolitana a Roma è diventato impossibile. Treni a singhiozzo, affollati e continui guasti su tutte e tre le linee. È la fotografia di una città che non funziona. Una metropoli che ospiterà il Giubileo del 2025, evento che si terrà in ogni caso, pronti oppure no, e che si candida a ospitare l’Expo del 2030.
A cura di Enrico Tata
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Prendere la metropolitana a Roma è diventato impossibile. Treni a singhiozzo, affollati e continui guasti su tutte e tre le linee. È la fotografia di una città che non funziona. Una metropoli che ospiterà il Giubileo del 2025, evento che si terrà in ogni caso, pronti oppure no, e che si candida a ospitare l'Expo del 2030.

Quello che fa più paura, però, è la mancanza di soluzioni a breve termine: non ce ne sono e nessuno le ipotizza, le prospetta o le promette. Non c'è neanche qualcuno con cui prendersela, perché la situazione delle metro, soltanto per fare un esempio, è fin troppo chiara: i treni delle tre linee devono essere revisionati obbligatoriamente e quindi, a turno, devono essere inviati in officina.

Come abbiamo raccontato, la situazione peggiorerà almeno fino alla fine del 2024, quando si spera arriveranno i nuovi convogli (una piccola parte. Saranno consegnati tutti soltanto entro fine del 2025) con i soldi stanziati anni fa dall'ex ministro dei Trasporti Delrio. La stessa Atac ha ammesso più volte, candidamente, che ci vorranno almeno tre anni per riammodernare l'infrastruttura di tutte le linee e il sindaco Gualtieri ha parlato di "miracolo" nell'essere riusciti a tenere in funzione le tre metro.

Un altro esempio? Il tema della raccolta dei rifiuti. Gualtieri ha annunciato in pompa magna la chiusura del Tmb Ama di Rocca Cencia. Un ottimo risultato per la giunta, che si è potuto ottenere grazie al nuovo piano rifiuti varato dal sindaco, che prevede la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore. Il sindaco ha potuto compiere questa scelta, nonostante resistenze anche all'interno del suo partito, in qualità di commissario straordinario per il Giubileo. Ebbene il nuovo termovalorizzatore (in questo caso non discutiamo sulla bontà o meno della scelta di realizzarlo) sarà pronto, nella migliore delle ipotesi, per l'estate del 2026, a Giubileo già terminato. E nel frattempo? I rifiuti verranno sminuzzati, compattati e inviati all'estero o in altre regioni.

Che dire dei fondi del Pnrr per il Giubileo? I soldi sono tanti, 300 milioni di euro di finanziamenti, e sono moltissimi i progetti. Ma il timore è che la città si trasformi in un immenso cantiere, con i monumenti transennati e pieni di cartelli ‘lavori in corso' fino alla fine dell'anno santo.

"Caput Mundi. Next Generation Eu" è l'investimento del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cui fanno riferimento gli stanziamenti per il restauro di monumenti, beni archeologici e ville, con le aziende che hanno tempo fino al 19 aprile per presentare le domande. Apriranno tantissimi cantieri in contemporanea e molti di essi, questo è il timore, potrebbero non essere terminati entro l'inizio del Giubileo.

La stessa fine che faranno i nuovi tram progettati proprio per il Giubileo e che vedranno la luce, se tutto va bene, dopo questa scadenza. Forse cominceranno i lavori per la prima tratta della tramvia Termini-Vaticano-Aurelio (che dovrebbero concludersi a primavera 2025), ma sicuramente non verrà realizzata in tempo la tramvia della Togliatti. In più, sempre per parlare di cantieri aperti, verranno rifatti circa 700 chilometri di strade, il lavoro di manutenzione più importante degli ultimi decenni. Altri lavori che non termineranno mai? E allora cosa potranno aspettarsi i milioni di pellegrini che arriveranno nel 2025 a Roma? E cosa aspetta i cittadini in questi due anni?

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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