Roma invasa da tonnellate di immondizia: “Dopo un anno tornano i turisti e noi ci presentiamo così”
"Ci preoccupiamo tanto del covid, ma tra topi e gabbiani che sono diventati molesti non è che la situazione sia più rosea". C'è sconforto tra gli abitanti di Roma per quella che ormai è diventata (nuovamente) un'emergenza rifiuti. Cassonetti stracolmi, tonnellate di immondizia in terra, marciapiedi impraticabili e odore nauseabondo, stanno mettendo a dura prova la qualità della vita nella capitale. Un'emergenza, quella dei rifiuti, che ciclicamente si ripete ogni anno e che anche questa volta era tristemente annunciata da mesi, tra rimpalli continui tra Regione Lazio, Ama e Comune di Roma. E, com'era prevedibile, la questione è esplosa e a farne le spese sono come al solito i cittadini.
Una settimana fa si è concluso l'accordo tra Comune di Roma e Regione Lazio per cui fino a dicembre 2021, 36mila tonnellate di rifiuti viaggeranno verso Abruzzo, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Un servizio il cui costo viaggerà intorno a diverse milioni di euro, che se la situazione fosse stata gestita per tempo si sarebbero sicuramente risparmiati. Adesso c'è però un altro problema, che sta mettendo a rischio il piano: dallo scorso venerdì Ama non conferisce più i rifiuti nei Tmb di Ecologia Viterbo e della Cermec in Toscana, essendosi questi fermati per manutenzione straordinaria. Il risultato? Solo in questa settimana 1600 tonnellate di immondizia rimarranno per strada.
"Siamo pieni di miasmi, non riusciamo a camminare in strada e adesso a Roma stanno arrivando i primi turisti. Non possiamo presentarci in questo modo", le parole amare di un residente del Pigneto, costretto a vivere tra cumuli di immondizia. Sulla situazione è intervenuto ieri, nel corso della trasmissione ‘The Breakfast Club' su Radio Capital, l'assessore regionale alla Sanità. Alessio D'Amato ha dichiarato che "per il momento è un'emergenza igienica, ma con il grande caldo potrebbe diventare presto un'emergenza sanitaria. Sicuramente se permane questa situazione di stallo a questo punto potrà anche esserci un'ordinanza". Resta da vedere per quanto ancora i romani saranno costretti a vivere con i rifiuti ammassati in strada.