Roma, incendiato il portone dell’Istituto Superiore di Sanità
Qualcuno, ancora non identificato, ha appiccato il fuoco sul portone dell'Istituto Superiore di Sanità, a Roma. Il gesto vandalico e criminale è stato commesso nella serata di oggi, domenica 14 marzo, e non è stato ancora rivendicato da nessuno. Gli inquirenti che indagano su quanto successo non escludono alcuna pista, specialmente quelle che portano a cittadini stufi di essere chiusi in casa. L'Iss, infatti, è l'ente che più di tutti indirizza il Governo sulle chiusure da attuare per contenere l'epidemia da Covid basandosi sui 21 indicatori tra cui anche l'Rt.
Portone dell'Istituto Superiore di Sanità dato alle fiamme
Secondo quanto riportate dalle agenzie di stampa, i danni recati al portone della sede dell'Iss si concentrano sulla parte bassa. Questo lascerebbe presumere che il responsabile del gesto possa essere passato da viale Regina Elena, dove si trova l'Iss, rovesciando il contenuto infiammabile ai piedi del portone prima di dargli fuoco. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando. Uno dei possibili moventi potrebbe essere riconducibile al passaggio del Lazio in zona rossa da domani 15 marzo dopo un lungo periodo in zona gialla.
Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, quanto successo viene considerato con estrema importanza dagli inquirenti in quanto, nonostante non si creda ci siano dei professionisti dietro il gesto, potrebbe rappresentare il primo gesto dimostrativo di altri ancora in via di organizzazione. Franco Gabrielli, ex capo della polizia e ora sottosegretario della Presidenza del consiglio con delega alla Sicurezza del Paese, già a capodanno aveva avvisato di possibili gesti simili strettamente legati all'emergenza sociale durante l'anno in corso. Il concetto e i timori di Gabrielli sono stati ripresi anche nel discorso di insediamento del nuovo capo della polizia Lamberto Giannini.
Speranza: Inaccettabili gli atti intimidatori contro l'Iss
A stretto giro è arrivato anche il commento del Ministro della Salute Roberto Speranza che su Twitter ha scritto: "Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l’Istituto Superiore di Sanità. A Silvio Brusaferro e a tutte le donne e gli uomini dell’ISS va il mio pieno sostegno e la gratitudine per il lavoro straordinario fatto ogni giorno al servizio del Paese".