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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Roma, il ritratto di Patrick Zaki sarà proiettato per un mese sulla facciata del Campidoglio

Il ritratto di Patrick Zaki, lo studente arrestato lo scorso 7 febbraio al Cairo, in Egitto, sarà proiettato per un mese sulla facciata del Campidoglio. L’iniziativa è stata realizzata su spinta dell’Associazione InOltre Alternativa Progressista, promotrice delle iniziative in favore di Zaki e durerà un mese.
A cura di Natascia Grbic
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Dalle ore 15 di domani e per i prossimi trenta giorni, il ritratto di Patrick Zaki sarà esposto sulla facciata del Campidoglio. A comunicarlo è stato il Comune di Roma, dopo che lo scorso 30 settembre è stata approvata all'unanimità una mozione dell'assemblea capitolina a sostegno della liberazione del giovane ricercatore dell'Università di Bologna. L'iniziativa, spiega il Campidoglio in una nota, è stata realizzata "su impulso dell’Associazione InOltre Alternativa Progressista, promotrice delle iniziative in favore di Zaki – sostenute da Roma Capitale – tra cui la realizzazione del ritratto, la richiesta presso enti e istituzioni di affiggerlo sulle facciate delle rispettive sedi istituzionali e la condivisione di una lettera che ne chiede la scarcerazione, tradotta in 16 diverse lingue".

L'arresto di Patrick Zaki al Cairo

Studente di 29 anni e attivista, Patrick Zaki era venuto in Italia dall'Egitto per seguire un master all'Università di Bologna. Venne arrestato il 7 febbraio 2020 non appena atterrato all'aeroporto del Cairo, e accusato di "istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione". Rinchiuso in carcere in custodia cautelare, da allora non è mai più uscito e la sua situazione è entrata in stallo. Non ha subito alcun processo ed è stato comunque trasferito nella prigione di Tora, al Cairo. Le sue condizioni di detenzione, aveva spiegato il suo avvocato, sono pessime: non solo non riesce ad avere contatti con i familiari e persino con il suo avvocato, ma da mesi dorme in terra senza un materasso. Questo ha portato ad aggravarsi le sue condizioni di salute, e nonostante la pressione internazionale continua a rimanere in carcere in custodia cautelare.

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