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Roma, il flop dello stabilimento urbano a villa Pamphilj: sotto il sole senza neanche un bar

Nello stabilimento urbano di villa Pamphilj si registrano poche presenze e la mancanza di un punto di ristoro rende meno piacevole la permanenza nell’area. La struttura è una delle cinque nuove “spiagge di città”, la cui gestione e organizzazione è affidata aperte dal 1° agosto nei parchi dei municipi IV, VI, IX, XI e XII, che non hanno però raccolto i consensi dei romani.
A cura di Simona Berterame
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A Roma dal 1° agosto al 27 settembre sono aperti i nuovi “stabilimenti urbani”,  aree relax con sdraio e ombrelloni realizzate sulla falsa riga di Tiberis, la prima spiaggia di città. Si tratta di cinque aree ad ingresso libero, la cui gestione e organizzazione è affidata a Zètema, situati nel parco di Aguzzano (IV municipio, ingresso da via Gina Mazza), parco delle Canapiglie (VI municipio, ingresso da via delle Canapiglie)S, parco della Biblioteca Laurentina (IX municipio, ingresso da via Guido da Verona), parco Pino Lecce (XI municipio ingresso da via di Generosa) e villa Doria Pamphilj (XII municipio, ingresso da via Leone XIII). Eppure, complice anche una Roma spopolata ad agosto, le aree non hanno avuto il successo sperato.

Sdraio e ombrelloni vuoti sotto il sole di agosto

Lunedì pomeriggio lo stabilimento di villa Pamphilj è quasi deserto. Iva arriva insieme a sua figlia, portando sotto braccio una piccola borsa frigo. "Ieri sono venuta qui per la prima volta – ci racconta – ma nelle ore più calde non era piacevole stare qui e non abbiamo neanche trovato l'area ristoro segnalata sul sito. Abbiamo deciso però di tornare per provare i corsi di fitness, stavolta però abbiamo portato cibo e bevande da casa". Carlo invece si avvicina incuriosito alla recinzione che delimita lo stabilimento, mentre passeggia per il parco con la moglie. "Abito vicino a Tiberis e lì sono organizzati molto bene – ci spiega mentre legge i cartelli all'ingresso – oggi sono venuto qui perché ho letto sui giornali che non c'è nessuno ed effettivamente è così. Il posto mi sembra un po' squallido, è tutto secco non è certamente un’oasi verde".

E a parco Laurentino non va meglio

Spostandosi di qualche chilometro arriviamo ad un altro stabilimento, quello del parco Laurentino dove c'è un punto ristoro ma le presenze sono comunque poche. L'unica attrazione che sembra attirare un po' di romani è la ginnastica, grazie a dei corsi previsti la mattina e il pomeriggio. Per il resto gli ombrelloni restano chiusi e le sdraio vuote, d'altronde non è che ci sia molto negli stabilimenti urbani dell'amministrazione comunale.

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