Carbonara Day 2023, dove mangiare la migliore a Roma: 10 indirizzi da non perdere
Come ogni anno dal 2017, il 6 aprile si festeggia il Carbonara Day, un evento social durante il quale tutti gli utenti condividono sui propri profili gli scatti della ricetta romana più famosa e più amata.La sua origine è un vero mistero: secondo alcuni, il “papà” sarebbe un oste romano dell'800; secondo altri, era il piatto prediletto dai boscaioli dell'Appennino mentre per qualcuno si deve agli americani che nel dopoguerra hanno creato una pasta con gli ingredienti più semplici: bacon e uova. Non si sa con certezza dove e quando sia nata la pasta alla Carbonara, piatto tipico della tradizione culinaria romana, ma ormai è diventata un simbolo della cucina romana e italiana.
Se anche voi volete celebrare il Carbonara Day mangiando un buon piatto di carbonara, che nella capitale costa in media 9 euro a piatto, non vi resta che scegliere un locale, sedervi al tavolino, ordinare e gustare il vostro piatto di pasta, senza dimenticarvi, prima, di fotografare e condividere lo scatto sui social: ecco i 10 ristoranti in cui potete trovare la carbonara più buona della città di Roma.
Salumeria Roscioli a Campo de' fiori in via dei Giubbonari
Tra largo Argentina e Campo de Fiori c'è la pizzicheria che Alessandro e Pierluigi Roscioli nel 2002, hanno deciso di trasformare in un un ristorante atipico, “dove la qualità della materia prima fosse la parola d’ordine”: la salumeria con cucina Roscioli. Spaghettone con guanciale artigianale, tris di pepe, uova di Paolo Parisi e pecorino romano DOP. Il costo di questa carbonara, realizzata con materie prime al top, è di 16 euro.
Trecca a Ostiense in via Alessandro Severo
Nel quartiere Ostiense, nel quadrante a sud est di Roma, si trova Trecca – Cucina di mercato, locale nato dall'unione di due fratelli e dalla loro volontà di riscoprire le ricette culinarie di Roma. Contraddistinto dall'attenzione per i prodotti acquistati direttamente dai produttori e lavorati con metodi naturali, nel locale vengono realizzate ricette semplici e di gusto a prezzi modici. Qui, ad esempio, un piatto di carbonara, anche nella versione con i fiori di zucca, costa 10 euro. Non a caso, sulla pagina di Facebook, si presentano dicendo: "Non vogliamo stupire, ma semplicemente emozionare!"
Pipero a Campo de' Fiori in via Vittorio Emanuele II
Una carbonara più chic è, invece, quella offerta dallo stellato Pipero, in via Vittorio Emanuele II dove anni fa si è trasferito l'iconico Pipero al Rex, il ristorante del raffinato hotel a due passi da Termini. "Mi sono iscritto solo perché amo mangiare. Mai scelta fu più azzeccata. Questa professione mi ha cambiato la vita, il corpo, l'umore", si descriveva così qualche anno fa lo chef Alessandro Pipero. Dopo anni in cui, nel vecchio locale, la carbonara era venduta a peso, a partire da 50 fino a 250, oggi la Carbonara di Pipero costa 32 euro.
Osteria da Fortunata in centro e a Campo de' Fiori
Negli ultimi anni l'Osteria da Fortunata è diventata un must: tutte e tutti, almeno fra i cittadini e le cittadine romane, devono andare almeno una volta in questo locale e fotografare la propria carbonara (come la tradizione del Carbonara Day comanda) servito all'interno del piatto che riporta il nome del locale sul bordo, come si vede in foto. Esistono diversi ristoranti (in totale 4) fra Roma e Milano. Nella capitale, i due locali si trovano in via del Pellegrino a Campo de' Fiori e in corso del Rinascimento, a pochi passi da piazza Navona. Il costo è di 18 euro: pasta fatta in casa con farine biologiche macinate a pietra, guanciale di Amatrice, uova, pecorino e parmigiano delle vacche rosse, e pepe.
Eggs a Trastevere in via Natale del Grande
"Eggs è la patria delle uova e della carbonara, un ristorante moderno, divertente e accogliente, tradizionale e innovativo al tempo stesso": sono queste le prime parole che si leggono nel sito del ristorante. Il ristorante propone ben 14 varianti di carbonara, per chi non mangia carne e per chi non mangia né carne né pesce. Fra gli ingredienti delle varianti, è possibile trovare anche la cipolla rossa, i fiori di zucca, i carciofi, il tartufo nero, la nduja con la stracciatella, il petto d’anatra e provolone del monaco, il gambero rosso di Sicilia con pistacchi e l'aringa. Un'altra variante, infine, si chiama "La carbonara che non c'è" ed è servita con tonnarello acqua e farina, crema di pomodoro giallo, peperone crusco, pinoli tostati ed erbe aromatiche. Tutti i piatti, fatta eccezione per quella fatta con l'uovo d'oca, hanno un prezzo fra i 14 e i 17 euro.
Quinto quarto al Fleming, in via Flaminia
Il nome parla chiaro. Nell'osteria del Quinto Quarto si cucina soprattutto il "quinto quarto", cioè quello che rimane della mucca dopo aver venduto le parti pregiate: trippa, cuore, fegato, cervello, milza, intestino, lingua. Ma anche i primi sono una specialità, tanto che il ristorante propone un corso di cucina, a 50 euro, proprio per scoprire e imparare le ricette dei primi piatti della tradizione romana. La Carbonara qua la cucinano senza olio. Il trucco sta, dicono, nella mantecatura con l’acqua di cottura, che conferisce all’uovo la consistenza perfetta. Il costo è intorno ai 10 euro.
Felice a Testaccio in via Mastrogiorgio
A Testaccio è un istituzione. Felice, nasce nel 1936 grazie a Felice Trivelloni. Famoso era il suo vezzo di allontanare i clienti anche se il locale appariva vuoto. Le persone per cui c'era sempre posto erano quelle del quartiere, i facchini del mercato, i muratori, e in generale per tutti quelli che avevano la fortuna di conoscerlo. Per lui Roberto Benigni scrisse: "Felice è un uomo onesto, bravo e giusto e quando morirà (a tutti tocca) ci sarà in Paradiso un gran trambusto. Pure gli angeli perderan la brocca. Cristo lo accoglierà con grande gusto. Lo abbraccerà con l'acquolina in bocca e gli dirà, in mezzo a quel presepe ‘E vai Felì, facce ‘na cacio e pepe!'". La storia della Carbonara. Il costo è tra gli 11 e 13 euro.
Checchino dal 1887 in via di Monte Testaccio
Checchino dal 1887 è uno dei ristoranti più antichi di Roma. Aperto davanti al mattatoio di Testaccio dal 1887, più di cento anni fa. I gestori, i fratelli Mariani, osti da generazioni, credono di sapere la vera storia della Carbonara: girava in famiglia la memoria di una pasta “unto e ovo” che era una sorta di proto-carbonara poverissima. Così sarebbe nata la carbonara. Inserito dal Times tra i migliori 50 ristoranti del mondo, Cecchino è la storia della cucina romana. Oltre alla Carbonara, cucina ancora i rigatoni con la pajata, la lingua bollita, la trippa e la coratella. Il costo è di 14 euro.
Trattoria da Danilo, via Petrarca vicino piazza Vittorio Emanuele
Quella Da Danilo è una piccola trattoria romanesca vicino piazza Vittorio Emanuele. Danilo è un romano doc, ex odontotecnico. Pina, la madre, è la "padrona" della cucina. Insieme portano avanti questo piccolo locale che è sempre inserito in tutte le classifiche della stampa per la loro specialità: Sua Maesta la Carbonara, ovviamente. Ecco come lo descrivono nel menu: "Un nostro classico, spaghettone di Gragnano con uova Bio, pancetta, guanciale di Bassiano, pepe e parmigiano". Il costo è di 14 euro.
PaStation in centro a Roma
Come si legge su Facebook, quello creato da PaStation è un nuovo format di ristorante: una volta al tavolo, i consumatori e le consumatrici possono scegliere il tipo di pasta fra una rosa di proposte e poi scegliere quale sugo aggiungere, fra i classici del nostro Paese. Nel locale in piazza In Campo Marzio e, a breve, anche nella zona di Barberini sarà facile trovare il sorriso con un buon piatto di pasta: in caso non si possa rimanere, però, è attivo anche il servizio di take-away per permettere anche a chi conduce una vita particolarmente frenetica di gustare il proprio piatto di pasta. I prezzi, in questo caso, variano in base al tipo di pasta che si abbina al condimento. Il costo è di 13 euro.