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Roma-Feyenoord, bloccati 40 ultras olandesi all’Olimpico con biglietti intestati ad italiani

Trovati ai tornelli con biglietti intestati a cittadini italiani, sono finiti in questura in 40. Partite le indagini per risalire alle persone che hanno proceduto all’acquisto.
A cura di Beatrice Tominic
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La situazione davanti al pub in via del Colosseo, presidiato dal pomeriggio fino a tarda sera dalla polizia.
La situazione davanti al pub in via del Colosseo, presidiato dal pomeriggio fino a tarda sera dalla polizia.

Sono quarantadue i tifosi olandesi bloccati ai tornelli dello Stadio Olimpico che stava ospitando, nella serata di ieri, 21 aprile 2023, la partita per i quarti di finale di Europa League fra Roma e Feyenoord, vinta dai giallorossi 4 a 1.

Dopo i controlli degli ultimi giorni, gli agenti hanno continuato le loro verifiche anche all'interno dello stadio. È proprio ai tornelli che hanno bloccato quarantadue tifosi olandesi in possesso del biglietto della partita intestato a cittadini italiani, in un settore non riservato agli ospiti: il titolo di accesso era valido, ma le generalità riportate non erano quelle del possessore.

Gli agenti stanno indagando per chiarire quanto accaduto: i tifosi olandese potrebbe essere denunciati, ma anche aiutare gli inquirenti a ricostruire il percorso d'acquisto effettuato per entrare in possesso dei biglietti, dai canali italiani di rivendita al prezzo.

Non si esclude che ad aiutare gli olandesi possano essere stati i tifosi del Napoli con cui le frange ultras del Feyenoord sono gemellate. Proprio con loro i biancorossi hanno posato abbracciati in alcuni scatti sul lungomare del capoluogo campano ad inizio settimana, agitando le bandiere dei rispettivi gruppi ultras. Adesso spetta agli agenti della Digos fare chiarezza su quanto accaduto. Una situazione simile si era manifestata a Napoli nel mese di marzo scorso: il divieto, in quella circostanza, riguardava gli ultras dell'Eintracht Francoforte, gemellati con i tifosi dell'Atalanta.

I controlli della polizia nella notte

Oltre ai numerosi provvedimenti, come le fontane storiche transennate e lo spiegamento di più di 1500 agenti delle forze dell'ordine, fra poliziotti, carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale che hanno lavorato in sinergia con la Polizia Olandese che ha fornito indicazioni e aggiornamenti, i controlli e le verifiche sono proseguite dal tardo pomeriggio di ieri fino a tarda serata.

Dopo aver trovato un gruppo formato da 20 tifosi giallorossi in possesso di mazze, bastoni e martelli in via Andrea Doria a Prati ed averlo trasferito in questura, le verifiche sono continuate su tutta la capitale. Presidiato da diversi agenti alcuni dei pub in cui si è ritrovato il maggior numero di tifosi olandesi, come quello nel rione Monti (nella foto in apertura).  Il timore è che non tutti gli olandesi siano ripartiti e che possano verificarsi scontri nei prossimi giorni

Già nella notte fra mercoledì e giovedì la polizia è intervenuta per bloccare 200 tifosi romanisti che si erano dati appuntamento sotto al Colosseo per raggiugnere uno dei pub frequentati dagli ultras olandesi che, invece, sono stati scortati in albergo. Un gruppo di loro, nel corso della stessa notte, ha pestato uno dei biancorossi, prendendolo a calci mentre si trovava sull'asfalto.

Ai controlli sul territorio si sono affiancati quelli negli aeroporti, alle stazioni e nei caselli autostradali e grazie all'intervento di Federalberghi è stato possibile avere una stima dei tifosi che alloggiavano a Roma. Resta il timore è che non tutti gli olandesi siano ripartiti: non si esclude che possano verificarsi scontri nelle prossime ore.

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