Roma è sicura, secondo il questore: “Strage di Fidene e femminicidi di Prati non prevedibili”
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La strage di Fidene e i tre femminicidi di Prati sono fatti gravissimi, ma difficilmente prevedibili. "Roma è e resta una città sicura", ha detto il nuovo questore di Roma, Carmine Belfiore. "Si può fare di più, ma ci sono cose per cui è difficile intervenire, perché difficile è trovarne la ratio. Sono rimasto turbato dal punto di vista professionale e personale, ma mi sento di dire che questa città è sicura", ha dichiarato ancora il questore, che ha chiesto un aiuto da parte dei cittadini: "Devono darci una mano colloquiando con noi affinché possiamo dare una risposta effettiva e pragmatica".
Uno dei punti su cui si è soffermato di più Belfiore è quello relativo alle truffe agli anziani, definite "odiose": "Avremo particolare attenzione nei confronti di questi reati. In questi primi giorni ho avuto modo di vedere quanto triste sia il fenomeno delle truffe e delle piccole estorsioni agli anziani, sono reati di una gravità inaudita perché toccano una delle fasce più fragili della società: l'attenzione sarà massima seguendo la strada già percorsa in maniera ottimale".
Sul fenomeno della ‘movida', "o meglio della ‘mala movida', il sistema è collaudato anche in sede di comitato e continueremo ad applicarlo così come è". E ancora su Ostia e sul litorale: "È una realtà difficile, ma è attenzionata in maniera costante e incisiva".
Nell'ultimo mese a Roma tre donne uccise a Prati e la strage di Fidene
Il 17 novembre scorso due prostitute cinesi e una donna colombiana, la 65enne Martha Torres, sono state uccise a Prati. I primi due femminicidi sono stati commessi in via Riboty e il terzo in via Durazzo, nella zona tra piazzale Clodio e piazza Mazzini. L'assassino è Giandavide De Pau, figura nota alle forze dell'ordine, in passato vicino al boss Michele Senese, detto ‘O Pazzo, e l'ex Nar Massimo Carminati.
Durante una riunione di un Consorzio di villette a Fidene, Claudio Campiti, 57 anni, ha ucciso a colpi di pistola quattro donne: Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi, Nicoletta Golisano e Fabiana De Angelis. Campiti, attualmente in carcere, durante l'interrogatorio di convalida del fermo non ha risposto alle domande del giudice. Non ci sono dubbi, tuttavia, sulle sue responsabilità.