Roma è la prima città in Italia per incidenti stradali mortali: 150 vittime soltanto nel 2022
Con 13.182 incidenti, 36 al giorno e 150 morti, Roma è il primo dei grandi comuni italiani per incidenti e vittime della strada nel 2022. Il quadro che emerge dall'indagine elaborata dall'Aci con l'ausilio dell'Istat non lascia adito a fraintendimenti: i numeri dello scorso anno nelle 107 province di tutta Italia sono tornati ai livelli pre pandemia, con 165.889 sinistri (454 al giorno), 3.159 morti (più di 8 al giorno) e 223.475 feriti (612 al giorno).
Nel Lazio il maggior aumento di vittime della strada
In relazione all'incremento delle vittime della strada, i peggioramenti registrati nelle province di Roma (+33) e Latina (+18) fanno del Lazio la regione col maggiore aumento di morti in valore assoluto, ben 44 decessi in più rispetto al 2019, scelto come anno di riferimento per valutare il fenomeno entro il 2030. Proprio in queste ore, la provincia di Roma piange la scomparsa di una ragazzina di 14 anni, travolta da un'auto a Manziana e una coppia rimasta vittima di un frontale vicino Palestrina, mentre a Cisterna di Latina è stato investito un ciclista.
Roma segna anche il record di provincia col più alto numero di pedoni morti, 56 in tutto il 2022, seguita dai 24 di Milano, i 23 di Napoli e i 18 di Torino. In forte crescita anche le vittime della cosiddetta "mobilità dolce": dei 16 incidenti che hanno causato il decesso di conducenti di monopattini in tutta Italia, 3 sono avvenuti in provincia di Roma.
La ripresa della mobilità alla base dei peggioramenti
Come si legge nel rapporto Aci-Istat, a generare l'incremento degli incidenti e il numero dei decessi è stata una "netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, anche dell’incidentalità stradale" avvenuta nel 2022 dopo le limitazioni agli spostamenti imposte durante il periodo della pandemia. Del resto, il confronto con i dati del 2021 sembra confermare proprio questa tendenza: "Gli aumenti si concentrano soprattutto nel periodo da gennaio a luglio, mentre negli stessi mesi del 2021 erano ancora in vigore misure per la limitazione del traffico e degli spostamenti per il contenimento del virus".