Roma è la prima città d’Italia nel 2024 per eventi meteo estremi tra allagamenti e temperature record
Roma è prima grande città d'Italia e la terza provincia maggiormente colpita dalla crisi climatica nel 2024 con otto eventi estremi. Ciò emerge dai dati del report di Legambiente. A seguire dopo la Capitale tra le grandi città ci sono Genova e Milano, mentre tra le provincie più colpite al primo posto c'è Bologna, con diciassette eventi meteo estremi, seguita da Ravenna e Roma, entrambe a quota tredici. Il centro Italia più genericamente è stato interessato da 61 eventi meteo estremi. L'Osservatorio Città Clima di Legambiente fotografa una Penisola sempre più sotto scacco della crisi climatica con piogge, mareggiate e forti venti.
Mezzi di trasporto sospesi a Roma per maltempo
Gli eventi meteo avversi a Roma nel corso dell'anno hanno determinato la sospensione termporanea dei servizi ferroviari e del trasporto pubblico nelle aree urbane. Interruzioni causate non solo da piogge intense e allagamenti, ma anche da frane dovute a intense precipitazioni, temperature record e forti raffiche di vento. Tra gli episodi che si sono verificati a Roma nel report viene ricordato l'allagamento della metro A del 24 ottobre scorso per la pioggia intensa, che ha richiesto la chiusura della stazione Cipro. Ma non solo, nel corso dell'anno ci sono state diverse giornate di maltempo nella Capitale, che hanno congestionato il traffico per l'allagamento delle strade, oppure alberi caduti. L'ultimo esempio complice il forte vento è il pioppo precipitato qualche giorno fa in un parco di Colli Aniene, a seguito del quale è morta una donna madre di tre bambini.
Eventi meteo estremi in Italia aumentati di quasi sei volte
Dal report di Legambiente emerge che sono oltre 300 eventi meteo estremi nel 2024 e per il terzo anno di seguito, aumentati di quasi sei volte, del 485%, rispetto al 2015, tra siccità, esondazioni fluviali e allagamenti per le piogge intense. Nel dettaglio il bilancio sul maltempo in Italia per il 2024 è stato di 134 casi di allagamenti da piogge intense, 62 casi di danni da vento, 46 esondazioni fluviali con danni, 34 eventi con danni da siccità prolungata, 30 danni da grandinate, 19 casi di frane causate da piogge intense, 9 danni alle infrastrutture, 8 da mareggiate, 2 al patrimonio storico. Dati sui quali riflettere, che si inseriscono in un record di temperature globali registrato dal programma europeo Copernicus, che indica il
2024 come l’anno più caldo da inizio registrazioni. Per la prima volta si è superata la soglia di 1,5 centigradi sopra i livelli pre-industriali.